sabato 19 novembre

La Gmg diocesana

Alle 21 a Villa Pallavicini la Veglia con l'Arcivescovo

Sabato 19 alle 21, in occasione della festa di Cristo Re, si celebra, nella palestra di Villa Pallavicini, la Giornata della Gioventù, a livello diocesano.

Quest’anno la Gmg diviene il lancio del cammino per l’appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà in agosto a Lisbona, dove il Papa incontrerà i giovani del mondo per consegnare loro un mandato missionario, proprio in uno dei luoghi da cui tanti missionari sono partiti per raggiungere il nuovo mondo. Non ci possiamo nascondere che viviamo un tempo critico, dove troppo spesso a causa di tante difficoltà globali, siamo tentati di perdere la speranza e di ripiegarci su noi stessi. Proprio per questo il papa invita i giovani a prendere esempio da Maria, che raggiunta dall’annuncio dell’angelo percepisce la responsabilità di non rimanere a coltivare le sue preoccupazioni e i suoi dubbi, ma si alza e si mette in strada per portare aiuto, vicinanza e sostegno alla cugina Elisabetta.

Così il Papa nel suo discorso invita i giovani: «Cari giovani, è tempo di ripartire in fretta verso incontri concreti, verso una reale accoglienza di chi è diverso da noi, come accadde tra la giovane Maria e l’anziana Elisabetta. Solo così supereremo le distanze – tra generazioni, tra classi sociali, tra etnie, tra gruppi e categorie di ogni genere – e anche le guerre. I giovani sono sempre speranza di una nuova unità per l’umanità frammentata e divisa». Per questo nella prima parte della veglia ci metteremo in ascolto di persone che si sono messe in viaggio, che, stimolati dalla realtà non semplice e a tratti drammatica, hanno deciso di essere una piccola goccia nell’oceano. Una volta hanno detto a Madre Teresa: «Quello che lei fa è solo una goccia nell’oceano». E lei ha risposto: «Ma se non lo facessi, l’oceano avrebbe una goccia in meno». Alla luce di queste piccole gocce di cui ci metteremo in ascolto, nel desiderio di non perderle, faremo risuonare nel cuore dei giovani presenti la domanda che il papa rivolge in preparazione all’incontro di Lisbona: «Ognuno di voi può chiedersi: come reagisco di fronte alle necessità che vedo intorno a me? Penso subito a una giustificazione per disimpegnarmi, oppure mi interesso e mi rendo disponibile? Certo, non potete risolvere tutti i problemi del mondo, ma magari potete iniziare da quelli di chi vi sta più vicino, dalle questioni del vostro territorio».

Giovanni Mazzanti

direttore Ufficio diocesano Pastorale giovanile

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