Il 21 dicembre, nella Basilica di San Nicola a Bari, si è tenuta la Veglia di preghiera per la pace promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
A pochi giorni dalla Solennità del Natale, mentre nel cuore dell’Europa la guerra continua a seminare distruzione e morte, la Chiesa in Italia – unita a tutti i cristiani di Ucraina e Russia – ha invocato il dono della pace sulla tomba di San Nicola, venerato sia dai Cattolici sia dagli Ortodossi.
«Presentiamo la nostra domanda di pace con l’intercessione di San Nicola, – ha detto l’Arcivescovo durante l’omelia – che tanta devozione raccoglie in Ucraina e Russia. Il nostro Dio è “molto geloso di Sion”, perché è amore vero, non elisir di benessere per individualisti che riducono tutto alla propria personale convenienza o ad una elicità individuale a qualsiasi prezzo. Gesù piange guardando Gerusalemme della quale ne osserva la distruzione. Gesù piange, non condanna o rivendica di avere ragione: piange e affronta il male perché il male non sia l’ultima parola e perché in ogni loro croce gli uomini vedano il suo amore».
Qui il saluto alla veglia di preghiera per la pace
Qui l’omelia alla Veglia di preghiera
Fonte: Cei, Ufficio nazionale Comunicazioni sociali