Dal 27 febbraio al 2 marzo

La Visita pastorale a Medicina

Gli incontri, il programma e le testimonianze

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La cronaca (in aggiornamento) della Visita pastorale a Medicina.

Giovedì pomeriggio abbiamo accolto con la banda municipale l’arcivescovo in piazza Garibaldi a Medicina, poi, al termine dei vespri nella chiesa parrocchiale di San Mamante, il cardinale è stato ricevuto in municipio dal sindaco Matteo Montanari e dal consiglio comunale. È stata l’occasione per pensare alla bellezza di una comunità come quella di Medicina, sparsa in un territorio molto ampio, che, come ci ha ricordato Zuppi, non rimane mai se stessa, ma si evolve, con nuovi cittadini medicinesi che arrivano da fuori, mentre altri se ne vanno. In questa occasione abbiamo ricordato le tante vittime della prima ondata di Covid, a pochi giorni dal quinto anniversario dell’istituzione della zona rossa per una parte del territorio medicinese che cadrà il prossimo 16 marzo.

Nel corso del pomeriggio l’arcivescovo ha visitato, nel centro storico di Medicina, la chiesa del Crocifisso, l’ex chiesa del Carmine con la sua sacrestia oggi restaurata e la nuova sede della Caritas parrocchiale.

In serata ha incontrato i consigli pastorali e il comitato di zona. Il vescovo si è soffermato sull’importanza della parrocchia, che però non deve essere isolata: è necessaria la comunione, che non è una semplice somma di realtà diverse. In questa sede abbiamo anche avuto un breve momento nel quale ci è stata raccontata la storia delle pievi di Medicina (la prima delle quali risalente al IX secolo) e delle otto parrocchie che ancora oggi compongono la zona.

Nella giornata di venerdì ha incontrato i bambini delle scuole dell’infanzia paritarie e pubbliche del comune, i quali hanno cantato delle canzoni sulla pace e hanno presentato i loro lavoretti. Il vescovo ha invitato loro ad insegnare ai più grandi a tornare bambini e a non essere cattivi gli uni con gli altri. La mattinata è proseguita con la visita alla zona di campagna, il radiotelescopio e visitando le chiese di Buda e Fiorentina. Durante la messa a Villa Fontana l’arcivescovo, nel corso dell’omelia, ha ricordato la bellezza di sentirsi casa, in famiglia e ha sottolineato l’importanza dell’essere amici, anche con i nostri nemici. Ci ha ricordato che il Signore ci affida la sua amicizia e ci invita a donarla agli altri, perché l’amicizia gratuita è una medicina che dà vita. La giornata si è conclusa con la visita alla sede della Partecipanza Agraria e all’Associazione Culturale di Villa Fontana.

Ieri il vescovo, visitando le parrocchie di Medicina, Ganzanigo e Sant’Antonio, ha incontrato gli anziani delle case di riposo, gli ospiti della Fondazione Donati-Zucchi, i bambini del catechismo, i ragazzi dei gruppi medie e superiori, mentre in serata ha cenato in compagnia dei giovani che abitano le nostre parrocchie.

Domenica la Messa conclusiva alle 10 al Centro Ricreativo Ca’ Nova.

Simone Ghelli

Qui il testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo alla Messa conclusiva della Visita

(notizia in aggiornamento)

 

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