Prosegue con la quaresima il tempo di preparazione dei catecumeni ai sacramenti.
I 25 adulti che all’inizio della quaresima sono stati ammessi ai sacramenti, nella seconda domenica, hanno ricevuto dalle mani del Cardinale il testo del simbolo della fede.
Il credo, che da cristiani reciteranno in ogni messa festiva è il documento fondamentale della nostra fede. Nel Simbolo, si ricordano le meraviglie che Dio ha fatto per la salvezza degli uomini, perché gli occhi dei candidati al battesimo siano perfusi di fede e di gioia.
«Quello su cui tante volte andiamo in automatico – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia – oggi lo consegniamo ai catecumeni e forse questo aiuta anche a noi a fermarci nella professione la nostra fede. La Fede non significa capire tutto, aver tutto chiaro. Il Credo non è una dimostrazione della nostra fede. Queste parole invece ci aiutano a ricordare e a professare che il Vangelo ci dice sempre qualcosa del Signore di ieri e di oggi: il Vangelo non è mai qualcosa del passato, ma è qualcosa che viviamo oggi, che viene annunciato oggi, che parla la nostra vita oggi».
Nelle prossime settimane, l’itinerario dei catecumeni proseguirà sia in cattedrale che nelle rispettive parrocchie: con gli scrutini della samaritana, del cieco nato e della risurrezione di Lazzaro, con la consegna del Padre Nostro, il rito dell’Effata e l’Unzione catecumenale.

