Cronaca del lungo viaggio e dell’arrivo a Mapanda.
È un viaggio lungo da Bologna a Mapanda, diocesi di Mafinga in Tanzania. Il Cardinale Zuppi guida la delegazione della Chiesa Bolognese che raggiunge questa regione montuosa del Tanzania per partecipare alla dedicazione della nuova Chiesa parrocchiale. Con il Cardinale, il vicario generale mons. Giovanni Silvagni, don Francesco Ondedei direttore dell’Ufficio missionario, don Andrea Caniato, don Davide Marcheselli, primo parroco di Mapanda, Madre Enza e Suor Diletta, delle Minime dell’Addolorata, amici e collaboratori dell’Ufficio missionario.
Praticamente 48 ore dal Marconi di Bologna, facendo scalo a Istanbul e di qui volando sopra l’Egitto ci si inoltra in Africa fino a Dar Es Salam. Qualche ora ristoratrice al Kurasini Center, centro logistico della Conferenza Episcopale Tanzaniana e poi ci si imbarca su un bimotore che attraversando le savane giunge sulle regioni montagnose di Iringa. Il Cardinale viene accolto all’aeroporto da don Francesco Msofu, vicario generale di Mafinga e da don Benjamin Mfaume, sacerdote originario di Usokami, medico e direttore dell’Ospedale di Tosamaganga. Incontriamo soprattutto don Davide Zangarini, parroco di Mapanda e il suo vice don Marco Dalla Casa. Le autorità locali assicureranno la scorta per il tratto urbano del percorso che manca. Poi è tutto fuori strada.
Quasi tre ore che ci portano ad un prima sosta nella parrocchia di Usokami. È qui che 50 anni fa i preti bolognesi subentrarono nel servizio missionario, accompagnati dalle Minime, dai Fratelli della Visitazione e da tanta cooperazione e impegno laicale. Le foto mostrano in sequenza i sacerdoti che nel corso dei decenni si sono succeduti nella cura parrocchiale. È ormai buio quando si arriva a Mapanda, ma il benvenuto è caloroso e commovente. Ci si ritrova da fratelli, si riannodano i fili di tanta amicizia e di collaborazione.
