La canonizzazione compiuta da Papa Giovanni Paolo II riguarda un gruppo di martiri vissuti dal XVII al XX secolo, tra di essi sant’Elia Facchini, frate minore, originario di Reno Centese che partì missionario per la Cina e venne ucciso per la sua fede il 9 luglio del 1900.
Il frutto di quella seminagione evangelica, pur in mezzo a tante difficoltà si è sviluppato nella regione dello Shanxi, come hanno testimoniato i due sacerdoti originari del paese, don Savio e don Hambo, nel corso della celebrazione che si è tenuta appunto a Reno Centese. Ha presieduto la Messa padre Prospero Rivi, guardiano del Convento dei Cappuccini di Cento (dove Pietro Giuseppe Facchini bussò all’inizio del suo cammino verso la consacrazione religiosa), che ha ricordato il carisma francescano di Elia.
I due preti cinesi sono nati proprio nella città luogo del martirio di sant’Elia, e hanno condiviso l’esperienza di una Comunità, piena di entusiasmo e gratitudine verso il santo ed i suoi compagni venerati come padri della fede e sostegno nelle difficoltà. Il loro ricordo si tramanda nei racconti di famiglia come una testimonianza preziosa e indimenticata della loro fede.
