Fino al 28 settembre

La XVII edizione del Festival Francescano

Gli appuntamenti con l'Arcivescovo che celebrerà anche la Messa conclusiva

Più di cento ospiti tra incontri, celebrazioni e momenti di intrattenimento

Una connessione che vuol dire dialogo, confronto, conoscenza; meglio se di persona. Lo ha sottolineato l’Arcivescovo venerdì scorso in Comune durante la presentazione del Festival Francescano che quest’anno sarà come di consueto a Bologna, tra piazza Maggiore e dintorni, dal 25 al 28 settembre e avrà come tema: «Il Cantico delle connessioni».

«In questi anni al Festival Francescanoha aggiunto il cardinale Zuppi – ho notato sempre molto dialogo. Sempre molto civile, molto anche concreto, vero, con tante diversità, con tante posizioni, che curiosamente preoccupano. Ma comunque si parla e si può allora andare d’accordo». «Il Cantico delle connessionispiega il presidente del Festival fra Giampaolo Cavallinasce dal fatto che quest’anno sono 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature. Rifletteremo su come Francesco approccia e racconta il mondo, il vento, l’acqua, il fuoco, ma anche le relazioni, perché parla di perdono, parla di morte, abbiamo pensato che la parola connessione potesse interpretare nell’oggi ciò che Francesco tenta di fare». A fare gli onori di casa il sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha spiegato come «siamo felici di avere questa nuova edizione con grandi relatori e relatrici di livello internazionale. Si rifletterà appunto sul dialogo, la pace e sul ruolo delle città, per cui anche sui temi ambientali. Io stesso parteciperò a un dibattito sulle questioni urbanistiche. Il disegno della città oggi è fondamentale per accogliere, per salvare l’ambiente, per ridurre l’inquinamento e anche per costruire nuovi ponti di pace». A presentate il programma nel dettaglio e i più di cento ospiti che si alterneranno è intervenuto fra Dino Gozzi, direttore del Festival Francescano che ha sottolineato la particolarità del tema di quest’anno.

Erano presenti anche due sponsor dell’iniziativa: Claudio Levorato, presidente Rekeep, Giulio Romagnoli, amministratore delegato Fratelli Romagnoli, Cecilia Baviera, direttrice regionale Emilia Est e Romagna di Bper. L’evento, organizzato dal Movimento francescano dell’Emilia-Romagna, punta i riflettori sull’Intelligenza Connettiva, capace di far dialogare e far cooperare l’uomo, l’ambiente e la tecnologia, in un mondo che ogni giorno si confronta sempre più da vicino con l’Intelligenza Artificiale.

Anche quest’anno il calendario, consultabile sul sito www.festivalfrancescano.it, sarà ricco di dibattiti, conferenze e spettacoli che si alterneranno nel corso delle quattro giornate. Parteciperanno numerosi ospiti, tra cui anche il cardinale Matteo Zuppi che interverrà in alcuni appuntamenti. L’arcivescovo celebrerà infine alle ore 10 di domenica 28, sul sagrato della Basilica di San Petronio, la Messa conclusiva del Festival. Il primo, «Migranti, missionari di speranza», è previsto giovedì 25 alle 20.15 in piazza Maggiore. Insieme all’Arcivescovo dialogheranno la conduttrice Geppi Cucciari e don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea-Saving Humans, insieme al giornalista Luca Bottura. «Disarmata e disarmante», riprendendo una delle prime frasi pronunciata da papa Leone XIV in relazione alla pace, sarà invece l’argomento di confronto tra il Cardinale e la giornalista Francesca Mannocchi, già autrice di diversi reportage realizzati in Paesi segnati dai conflitti come Siria, Iraq, Israele, Palestina ed Ucraina. Insieme a loro dialogherà anche il giornalista Federico Taddia. L’incontro si terrà venerdì 26 alle 18.30 in piazza Maggiore. Alle 19.30 nel Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio la domanda al centro del dibattito sarà invece «Ma Dio, che c’entra coi romanzi?». A rispondere, insieme all’Arcivescovo, ci saranno Lorenzo Fazzini, responsabile editoriale della Libreria editrice vaticana, la scrittrice Emanuela Canepa e Marco Tibaldi, teologo e già direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Bologna.

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