A margine del Consiglio permanente Cei

A Gorizia la Veglia di preghiera per la pace

Zuppi: «La pace è la condizione e la sintesi dell’umana convivenza»

Le parole dell’Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei al momento di preghiera nella chiesa di Maria Santissima Regina in Montesanto

Fonte SIR

“Da Gorizia, con le sue ferite ma anche con la sua storia e l’esperienza che ha reso le frontiere delle cerniere, i muri dei ponti, invochiamo la pace”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’omelia della veglia di preghiera per la pace, in corso nella chiesa di Maria Santissima Regina in Montesanto, nei pressi di piazza Transalpina. Dopo la celebrazione, i partecipanti si recheranno a piedi in piazza. “Pensando ai confini che non ci sono – ha proseguito Zuppi – vogliamo dire a chi è nella disperazione e nell’angoscia: la pace è possibile. Alla violenza che si profila come uno spettro apocalittico, armato da inauditi strumenti di micidiale distruzione; agli egoismi collettivi, familiari, sociali, tribali, nazionali, razziali che rinascono, noi non vogliamo che la pace diventi di nuovo una tregua, quasi fosse ineluttabile la guerra. Allora diciamo: la pace è possibile!”. È questo, per Zuppi, “il messaggio che sale dai campi delle due guerre mondiali e dagli altri recenti conflitti armati da cui è stata insanguinata la terra; è la voce misteriosa e formidabile dei caduti e delle vittime dei conflitti passati, è il gemito pietoso delle tombe innumerevoli dei cimiteri militari e dei monumenti sacri ai militi ignoti: la pace, la pace, non la guerra. La pace è la condizione e la sintesi dell’umana convivenza. La pace è possibile e inizia da me. Bisogna avere il coraggio della pace”.

Credit_photo: Vatican News

Leggi qui l’omelia integrale del cardinal Zuppi

condividi su