«La speranza non delude e anche un bicchiere di acqua fresca offerto è qualcosa che il Signore ricorda. La vita eterna va afferrata e capita qui e ora, è la nostra, è il nostro cammino e inizia nel fatto che Dio ti ama e tu ti impegni a non aver paura ad amare gli altri. Questo è quello che ci unisce sulla terra e quello che ci unirà in cielo, quello che dà valore ed eternità alla nostra vita, è la nostra gloria, il piccolo gesto di amore. Perché niente e nessuno ci potrà mai separare dall’amore di Cristo».
È un passaggio dell’omelia dell’Arcivescovo per la Messa dei defunti celebrata nella chiesa di San Girolamo della Certosa domenica 2 novembre.
«Noi crediamo nella vita eterna – ha aggiunto ancora l’Arcivescovo – e questo ci aiuta a capire la vita, ci aiuta non a chiudere gli occhi, ma ad aprirli per cercare quello che conta, per cercare quello che resta, quello che fa la nostra vita bella, piena, quello che nessuno ci può portare via. La gloria dell’amore, del piegarsi al prossimo. E Gesù è morto per noi affinché la nostra morte non sia più soltanto separazione. La sua morte ci ha aperto una via alla comunione, perché la morte è una nascita, un travaglio spesso così doloroso come accompagnare chi è nella sofferenza e sappiamo quanto è importante avere sempre qualcuno vicino».
