23 gennaio 2022

La Domenica della Parola

Il Messaggio dell'Arcivescovo e le iniziative diocesane

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La lettura integrale del Vangelo di Luca in Cattedrale, il prossimo 23 gennaio dalle 13.30, sarà uno dei segni diocesani per celebrare la Domenica della Parola.

Lo ha annunciato l’arcivescovo in un suo Messaggio in occasione dell’importante appuntamento che cade ogni anno nella Terza domenica del Tempo ordinario. E’ stato scelto l’evangelista che accompagna la liturgia nelle domeniche di questo anno liturgico. Tutti possono partecipare e dare la propria adesione per la lettura in Cattedrale facendo riferimento a don Francesco Scimè mail: scime.francesco@gmail.com – cell. 3387799262. Altra celebrazione diocesana la Messa delle 17.30, sempre in Cattedrale, presieduta dal cardinale, con l’istituzione dei nuovi Lettori.

«La Parola è luce – ha scritto l’arcivescovo nel messaggio – perché ci fa sentire l’amore di Dio e ci insegna a vedere noi stessi e gli altri: rende tutto bello, perché tutto è amato. Il Verbo si è fatto carne. Carne! E noi lo rendiamo astratto, virtuale, generico, fuori della storia?». Papa Francesco ha voluto arricchire l’anno liturgico di due celebrazioni particolari: la domenica nella quale si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri e quella della Parola. Sono intimamente legate. Gesù è venuto ad annunciare il lieto annunzio ai poveri, li proclama beati e si identifica con loro tanto che qualsiasi cosa faremo ai poveri, l’abbiamo fatta a Lui.

«Che cosa porta – prosegue il testo del cardinale Zuppi – metterci in “adorazione” di fronte al povero come facciamo davanti al tabernacolo? Nella domenica della Parola ci mettiamo in “adorazione” del Verbum Domini, la parola di quel Corpo che lo completa, perché è tutt’altro che muto. Dovremmo portare la Parola di Dio in processione, proprio come l’Eucarestia. In realtà la vera adorazione è portarla con sé – come i Vangeli che Papa Francesco distribuisce a Piazza San Pietro raccomandandosi di portarli in tasca – leggerla, perché è lampada per i nostri passi, metterla in pratica perché tanti la riconoscano da come noi amiamo. Possiamo ritrovarci intorno ad essa, riprendendo la Lectio Divina, anche nelle nostre case, sia per guidare la fraternità che essa genera sia per ascoltarla e pregare assieme. E la preghiera si nutre della Parola».

L’invito è rivolto alle parrocchie, le comunità, le famiglie, le aggregazioni o i singoli: leggere integralmente un libro del Nuovo Testamento, a scelta, nel luogo e nel momento che ciascuno potrà ritenere più opportuno e adatto alle proprie esigenze. Nel sito della diocesi è riportata una scheda con una scansione dei tempi medi valutati per la lettura dei singoli libri. L’Ufficio liturgico diocesano ogni domenica offre validi sussidi per la preghiera personale, familiare e comunitaria, che possono essere reperibili sul sito dell’Ufficio; inoltre rimanda ai suggerimenti contenuti nella Nota della Congregazione per il Culto Divino per la domenica della Parola e che meritano di essere ricordati, integrati da alcune proposte dello stesso ufficio e di quello catechistico, che intendono dare attuazione pratica alle indicazioni della Nota.

«Questa domenica – afferma don Pietro Giuseppe Scotti, Vicario episcopale per l’evangelizzazione – ci ricorda che la Sacra Scrittura, come scrive Papa Francesco nella Lettera apostolica Aperuit illis, “appartiene, anzitutto, al popolo convocato per ascoltarla e riconoscersi in quella Parola”. Nella celebrazione eucaristica, in maniera solenne, viene proclamata e ascoltata da tutti la Parola che Dio con amore rivolge al suo popolo convocato. Questa Giornata è un invito a rendere sempre più quotidiano l’ascolto della Parola attraverso la meditazione personale e la lettura comunitaria in piccoli gruppi perché porti frutti di comunione e di unità per continuare il nostro cammino di fede».

Qui il Comunicato stampa

Scarica qui il Messaggio dell’Arcivescovo e alcuni strumenti utili per vivere la Domenica della Parola

Le proposte dell’Ufficio liturgico diocesano

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