Per la Chiesa di Bologna l’Anno pastorale inizia il 4 ottobre, festa di san Petronio, patrono della Città e della Diocesi.
Idealmente, in quel giorno, si avvieranno anche gli organismi di partecipazione. Quest’anno, in particolare, devono essere rinnovati i Vicari episcopali, il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano, all’interno del quale sono i Presidenti dei cinquanta Comitati zonali. Le prossime settimane, pertanto, vedranno un’intensa attività di consultazioni e votazioni per individuare i nominativi.
Vale la pena soffermarci per precisare caratteristiche e ruoli. La designazione più innovativa è quella dei Presidenti dei Comitati zonali. Dal 2018 la nostra diocesi è suddivisa in cinquanta Zone pastorali, che rappresentano la versione bolognese della sinodalità, ossia di una «Chiesa in uscita», in cui tutti i battezzati sono corresponsabili della missione di annunciare e rendere presente il Regno di Dio. Ogni Zona ha un proprio Comitato che, in questa occasione, è chiamato ad indicare all’Arcivescovo una terna di nomi, tra cui verrà nominato il Presidente, che dura in carica un triennio. Tutti i Presidenti fanno automaticamente parte del Consiglio pastorale diocesano, con il duplice compito di portare dalla periferia al centro e dal centro alla periferia le esperienze, le attese e le indicazioni per l’edificazione della comunità cristiana. Insieme a loro, ne fanno parte i rappresentanti dei vari soggetti ecclesiali (ministri, comunità religiose, aggregazioni laicali) che pure devono essere rinnovati.
Diversa è la procedura per la costituzione del nuovo Consiglio presbiterale, quel gruppo di sacerdoti, obbligatorio per diritto in ogni diocesi, con il compito di coadiuvare il Vescovo nel governo della diocesi, affinché venga promosso nel modo più efficace il bene pastorale del popolo di Dio (cfr can.495, § 1). Si tratta di una vera votazione, a cui sono chiamati tutti i presbiteri diocesani e religiosi; risulterà eletto chi ottiene più voti.
Ancora diversa è la consultazione per la nomina dei Vicari episcopali, dei Vicari generali e del Segretario generale della Curia; i primi durano in carica un triennio, gli altri non hanno scadenza, ma possono essere sempre sostituiti dal Vescovo. Nella nostra diocesi sono quattro i settori a cui è preposto un Vicario episcopale: per la Comunione, per la Testimonianza nel mondo, per la Carità, per la Formazione cristiana, a cui si aggiunge il direttore dell’Ufficio per la Vita consacrata. A questa consultazione sono invitati, oltre ai preti e ai diaconi, anche i superiori e le superiore delle comunità religiose, i membri del Consiglio pastorale diocesano e i responsabili delle aggregazioni laicali.
Si tratta di un’esperienza di corresponsabilità ampia nella scelta di persone che dovranno svolgere un servizio di comunione e rappresentanza nella Chiesa di Bologna.

