Il Cardinale: «Rendo grazie, con voi, per questo cammino percorso insieme e fatto anche di tanti momenti importanti per noi nella comunione»
Il 12 dicembre 2015 l’Arcivescovo faceva il suo ingresso in diocesi aprendo anche il Giubileo straordinario della Misericordia. Nell’immaginetta ricordo di quella giornata era riprodotta proprio l’immagine della Madonna della Misericordia che il cardinale Zuppi ha citato venerdì mattina nell’omelia della Messa celebrata nella cripta della Cattedrale per il Giubileo della Curia, dove è stato ricordato anche il decimo anniversario del suo episcopato bolognese. «Quell’immagine esprime veramente quello che è la Chiesa: con il manto della misericordia, accoglie tutti». «Di questo decennio non posso non ricordare – ha aggiunto l’Arcivescovo – anche i “santi” che ho incontrato e che, sono certo reincontrerò tutti in cielo. Incontri che mi hanno edificato per la loro testimonianza ed amore. Sono grato di servire e, allo stesso tempo, vi ringrazio per il vostro servizio. Rendo grazie, con voi, per questi dieci anni di cammino percorso insieme e fatto anche di tanti momenti importanti non solo per me, ma per noi nella comunione». Il ringraziamento, poi, a tutti i collaboratori e in particolare ai nuovi Vicari generali, monsignor Roberto Parisini e don Angelo Baldassarri, e ai precedenti, monsignor Stefano Ottani e monsignor Giovanni Silvagni, per il servizio da loro svolto. «Qualche volta pensiamo di comunicare il Vangelo da sapienti – ha aggiunto il cardinale Zuppi – invece lo facciamo solo quando siamo piccoli e parliamo ai piccoli, come Gesù, e lo facciamo solo se lo viviamo nella nostra vita. Ecco, possiamo svelare la presenza di Dio nella vita delle persone, quei tanti infiniti semina verbi che sono nascosti nel cuore degli uomini e che ascoltare la Parola ci fa riconoscere».
«In questi dieci anni – ha detto il Vicario Generale per l’Amministrazione, monsignor Roberto Parisini, esprimendo il ringraziamento della Chiesa di Bologna – abbiamo camminato insieme, come Curia e come Chiesa diocesana, cercando di sostenere il prezioso ministero a Bologna dell’Arcivescovo, in Italia e nel mondo; un ministero che gli auguriamo sia ancora lungo (soprattutto nella nostra diocesi) e fecondo. Il giorno del suo ingresso la stragrande maggioranza di noi bolognesi non conosceva Matteo Zuppi, ma il calore di tutta quella gente ha subito rivelato che il gregge di san Petronio aspettava il suo nuovo pastore con fede ed entusiasmo. Da quel momento abbiamo camminato insieme, cordialmente coinvolti e – oserei dire – a volte travolti da una serie di eventi importanti e significativi: dal Cardinalato (2019) alla venuta nella nostra città di Papa Francesco (2017), dalla nomina a presidente della Cei (2022), alle missioni di pace; dal cammino sinodale, ai pellegrinaggi, alle beatificazioni di padre Olinto Marella (2020) e di don Giovanni Fornasini (2021). Senza dimenticare gli anni faticosi del Covid e tutto quello che comporta l’intensa vita ordinaria di una Chiesa impegnata nel rinnovamento missionario, anche con la costituzione delle Zone, le Visite pastorali e la costante attenzione ai poveri». «L’abbiamo sentita molto vicino – ha detto ancora monsignor Parisini – capace di ascoltare e sempre pronto a dialogare con tutti: un pastore che conosce le sue pecore per nome e attento a quelle che si sentono fuori dall’ovile, nel desiderio che diventino un solo gregge. Ci ha insegnato a camminare insieme, trasformando le sfide in opportunità, per mantenere viva la fede in una città ricca di storia e di tradizioni».
Luca Tentori
Leggi il saluto di monsignor Roberto Parisini, Vicario Generale per l’Amministrazione










