La diocesi si è stretta intorno all’Arcivescovo per pregare per papa Francesco.
Migliaia di fedeli hanno partecipato alla Messa in suffragio per Papa Francesco, presieduta dall’Arcivescovo, lunedì scorso in Cattedrale, a poche ore dall’annuncio della morte del Pontefice. Erano presenti il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, autorità civili e militari, alcuni rappresentanti delle altre confessioni cristiane e Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii. Numerosi i sacerdoti che hanno concelebrato insieme a mons. Antonio Sozzo, Nunzio apostolico, e i due vicari generali monsignor Giovanni Silvagni e monsignor Stefano Ottani.
All’inizio della celebrazione il saluto e le parole di monsignor Stefano Ottani ha ricordato come «la notizia della morte del Papa ci ha lasciati storditi e addolorati, ma con il passare delle ore, ci rendiamo conto che non poteva esserci modo più significativo di congedarsi: il giro in Piazza San Pietro ieri, girono di Pasqua, per salutare tutti nella gioia della fede e la Benedizione urbi et Orbi per dire il suo tenace amore per tutti i popoli della Terra».
«Questa volta la sorpresa del Signore per Papa Francesco e per noi – ha detto l’Arcivescovo in un passaggio dell’omelia – è stata la sua scomparsa, che si illumina nella luce della Pasqua lasciandoci soli con l’Angelo che, in modo sbalorditivo, continua a dirci: “Perchè cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”. Ringraziamo Dio per il dono di Papa Francesco. Portiamolo nel nostro cuore e impariamo da lui a donarci per questo nostro mondo pieno di tanta sofferenza».
«Papa Francesco – ha proseguito l’Arcivescovo – si è messo e ci ha messo in viaggio fino alla fine perché si riceve la vita proprio quando la si dona. Ecco la Chiesa che vediamo oggi stringersi intorno a lui, che ne ha presieduto la comunione, che ci ha insegnato ad amarla come un poliedro e non come una sfera, di farne per tutti un servizio, e non un ufficio, è sempre una Chiesa di tutti perché è particolarmente dei poveri, che non sono un oggetto di qualche attività filantropica, ma fratelli, anzi i primi fratelli che lui ha sempre cercato».
Al termine della Messa si è tenuta la preghiera di congedo per il Papa.