Domenica 9 giugno nella chiesa di San Giovanni Bosco, la celebrazione dell’Eucaristia insieme all’arcivescovo Zuppi
Abbiamo pregato, fatto festa, cantato, ricordato chi ci ha preceduto; ma soprattutto, ci siamo dati un appuntamento e un impegno: camminare insieme, a partire da quello che abbiamo scoperto in questi tre giorni di Visita pastorale. Penso che potrei riempire un intero giornale, se dovessi raccontare tutta la ricchezza di incontri, emozioni, situazioni che in questi giorni il Signore mi ha dato la grazia di vivere.
Cercherò perciò di lasciarvi una parola per ogni tappa che abbiamo percorso. Comincio da giovedì 6 giugno. Accogliamo il Cardinale, scaldiamo i motori per la partenza! Ve lo devo dire, mi sarei aspettata un po’ più di partecipazione. Ma poi mi dico, giovedì sera: ognuno ha i suoi impegni, di lavoro, sportivi, familiari. Cominciamo incontrando gli amici del circolo Arci Benassi, che confina con l’oratorio, e che ci ospitano in una delle loro sale, onorati della visita dell’Arcivescovo. Parola: «Generosità». Venerdì 7 giugno Tante realtà da incontrare oggi. Dopo la preghiera, iniziamo dalla scuola Farlottine. Siamo accolti dal canto dei bambini nel loro giardino. Le domande per l’Arcivescovo sono tutte sull’Amicizia.
«Io sono perché dono», recita la canzone di benvenuto. L’amicizia è un grande dono e con il cuore e la mente scopro chi e veramente mio amico, e Gesù lo è. Ci spostiamo poi all’ospedale Bellaria. Qui, don Enrico, cappellano dell’ospedale da 23 anni, ci conduce in diversi padiglioni dove l’Arcivescovo incontra e dialoga con i malati. Ci accompagnano per tutta la mattina alcuni volontari che prestano il loro servizio in ospedale e il direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna. Il motto potrebbe essere: stare accanto con delicatezza. Nel pomeriggio ci spostiamo all’oratorio di Don Bosco per incontrare le realtà sportive: bambini, allenatori, genitori, dirigenti. Qualche calcio al pallone e qualche canestro sotto il sole e poi in palestra. Parola: Lealtà.
La sera è dedicata al dialogo con i giovani che incontrano l’Arcivescono, condividendo le loro esperienze e i percorsi parrocchiali e raccontandosi attraverso i video. Si è parlato di pace nel mondo, argomento che sta molto a cuore all’Arcivescovo e anche ai giovani, che desiderano un mondo migliore dove crescere. «Avere lo sguardo verso l’alto ci aiuta a camminare sereni sulla terra». Questa frase e stata un consiglio prezioso che ci ha lasciato «don Matteo» durante la chiacchierata. Anche i giovani universitari di villa San Giacomo hanno raccontato come trascorrono le loro giornate di vita comunitaria tra studio, momenti di preghiera, gioco e riflessione. Durante il momento delle domande si sono affrontati temi come quello della spiritualità nella società contemporanea e della solidarietà. Parole: «Imparare ad amare».
Sabato 8 giugno dopo la Messa incontro con i Cpae, Consigli per gli affari economici. Tanta professionalità per la cura degli ambienti e delle risorse delle nostre parrocchie a servizio della comunità. Segue la visita ad alcuni ammalati nelle loro case: vicinanza che sconfigge la solitudine. Poi ci trasferiamo al Centro Poma dove incontriamo i Gruppi Caritas delle parrocchie, che stanno cercando di coordinarsi e lavorare insieme, i volontari dell’Unitalsi e il Centro missionario. Il Tempo speso per gli altri e prezioso! Nel pomeriggio genitori e bambini interpellano il cardinale. Cos’è «l’Anima»? I ragazzi di villa Edera ci insegnano la «Speranza» di rinascere dalle ceneri. Domenica 9 giugno In dialogo con gli scout, cantando e giocando, tra le regole del clan. Parole: «Essere puri» di pensiero, parole, azioni.
Come temevo, le parole sono state troppe! Concludo ringraziando tutti per la collaborazione e partecipazione, custodendo nel Cuore i tanti doni ricevuti in questi giorni.
Francesca Billi, Presidente della zona Pastorale Ortolani