Domenica 7 dicembre

Una Messa in Cattedrale per i 50 anni del Cammino neocatecumenale a Bologna

La liturgia sarà presieduta dall'Arcivescovo alle 19.30

La prima comunità in città nacque nel 1975 nella parrocchia di Cristo Re

Cinquant’anni fa nasceva a Bologna la prima comunità del “Cammino Neocatecumenale”. I membri delle comunità neocatecumenali celebreranno questo anniversario il 7 dicembre nella Cattedrale di San Pietro a Bologna alle ore 19,30, con un’Eucaristia presieduta dall’Arcivescovo.  Nella nostra diocesi, infatti, la prima comunità Neocatecumenale è sorta nel 1975 nella parrocchia di Cristo Re grazie all’allora parroco, Mons. Aleardo Mazzoli, e al viceparroco, don Francesco Cuppini; quest’ultimo, peraltro, aveva accompagnato per tre anni (1968-1971) gli iniziatori del Cammino, Kiko Argüello e Carmen Hernandez. Oggi in diocesi il Cammino è presente in due parrocchie per un totale di 11 comunità, che contano complessivamente circa 500 aderenti. Alla festa del 7 Dicembre parteciperanno anche numerosi neocatecumeni  delle altre 50 comunità presenti in Emilia-Romagna. Papa Francesco nell’incontro per i 50 anni del Cammino a Roma nel 2018 diceva: “

Ecco, dopo cinquant’anni di Cammino sarebbe bello che ciascuno di voi dicesse: Grazie, Signore, perché mi hai davvero liberato; perché nella Chiesa ho trovato la mia famiglia; perché nel tuo Battesimo le cose vecchie sono passate e gusto una vita nuova (cfr. 2 Cor 5,17); perché attraverso il Cammino mi hai indicato il sentiero per scoprire il tuo amore tenero di Padre… Cari fratelli e sorelle, il vostro carisma è un grande dono di Dio per la Chiesa del nostro tempo.“

Il Cammino Neocatecumenale è sorto  nel 1964 tra i poveri a Madrid grazie alla testimonianza e alla predicazione di un pittore spagnolo, Francisco “Kiko” Argüello, e della serva di Dio Carmen Hernandez. Il Neocatecumenato vuole portare i cristiani battezzati attraverso un cammino di fede vissuto in comunità composte da persone diverse fra loro per età, cultura, provenienza sociale ecc. a riscoprire i tesori contenuti nel loro Battesimo e a testimoniarli nella loro vita quotidiana. Il nome di queste comunità, che dopo una lunga fase di vita in parrocchie di tutto il mondo sono state definitivamente approvate dalla S. Sede nel 2008, si rifà – come è intuitivo comprendere –  al percorso dei candidati verso il Battesimo e ha come punto di riferimento il Catechismo e come interfaccia costante il Rito per l’Iniziazione Cristiana degli adulti. Uno dei frutti del Neocatecumenato è stato il maturare al suo interno di molte vocazioni missionarie: intere famiglie, ragazzi, ragazze, religiosi e presbiteri partiti per annunciare ovunque la buona notizia della vittoria di Cristo sul male e sulla morte. Per la formazione di presbiteri missionari è sorto a Roma nel 1988 un seminario diocesano internazionale che porta il nome “Redemptoris Mater”. Sull’esempio di quel primo collegio, altri Vescovi hanno eretto nella loro Diocesi seminari con le stesse finalità e modalità di formazione; oggi sono più di 100, presenti in tutto il mondo, e uno di essi, da pochi mesi, si trova anche a Bologna. Il Cammino è aperto ai battezzati, ai lontani ed anche ai non battezzati. I partecipanti  si incontrano regolarmente per confrontarsi in modo “esistenziale” con la Parola di Dio, celebrare l’Eucaristia e vivere concretamente la comunione cristiana. Tutto questo fornisce un grande aiuto per comprendere la propria storia personale come “storia di salvezza” operata da Dio.  Secondo gli ultimi dati si contano oggi quasi 21.000 comunità Neocatecumenali in tutto il mondo.

Tarcisio Zanni,

Cammino Neocatecumenale Bologna

condividi su