La preghiera incessante della Chiesa, anche di quella della nostra diocesi, ha accompagnato e accompagna costantemente in questi giorni Papa Francesco, ricoverato per una polmonite al Policlinico Gemelli.
Una preghiera per cui il Papa stesso ha più volte ringraziato. Nell’omelia della Messa del Mercoledì delle Ceneri, l’arcivescovo Matteo Zuppi lo ha ricordato dicendo: «Lo ringraziamo in questi giorni di tanta preoccupazione per lui, perché con la sua fragilità offre a tutti una lezione umana di amore e di dono di sé». La preghiera per il Papa c’è stata anche nella seconda Notte di Nicodemo giovedì sera in Cattedrale.
Nelle parrocchie e associazioni ecclesiali il ricordo e la preghiera per il Papa sono costanti. Don Mario Zacchini, parroco a Sant’Antonio di Savena, spiega che «Come parrocchia, dedichiamo momenti di preghiera per il Papa nella Messa quotidiana della mattina. E durante l’Adorazione eucaristica nei giovedì di Quaresima (dalle 17 alle 24) ci saranno diversi momenti di preghiera per la salute di Francesco». «La comunità di Comunione e Liberazione di Bologna ha aderito numerosa all’invito del Cardinale al Rosario per il Papa in San Domenico – racconta Giovanni Sama, responsabile diocesano della Fraternità – poi abbiamo pregato nella nostra assemblea a cui erano presenti oltre 1000 persone, e lo facciamo in tutti i momenti informali di incontro. E abbiamo esteso a Francesco e a tutti i malati l’intenzione del Rosario che ogni giorno recitiamo in Sant’Egidio per la guarigione del nostro amico Stefano Locatelli».
Le Carmelitane scalze del monastero Cuore Immacolato di Maria affermano che: «Noi come vere “figlie della Chiesa” (coma afferma santa Teresa d’Avila), abbiamo sempre una premura e un’attenzione orante per la Chiesa e il Papa particolari e offriamo per questa intenzione tutta la nostra vita e ciò che la caratterizza (Messa, preghiera, esigenze della vita fraterna, lavoro, fatica e malattia…). In questo momento di particolare fragilità di Papa Francesco la nostra preghiera e la nostra offerta si fanno ancora più intense e, insieme a tutti i fedeli che pregano per lui, ci facciamo vicine al Pontefice con una tenerezza e sollecitudine materne più premurose». «Tutti i giorni durante la Messa preghiamo e recitiamo il Rosario tutte le sere – dice don Gabriele Riccioni, parroco di Castel San Pietro Terme -. C’è l’attesa del bollettino serale quando viene pubblicato dai medici del Gemelli. C’è un interesse sincero derivato da un grande affetto, tutti gli vogliamo bene». Ancora, don Paolo Dall’Olio, parroco di Savigno: «Nella mia parrocchia il Papa viene ricordato in tutte le Messe, anche feriali. Non è stato indetto un momento specifico di preghiera, ma ricordo sempre ai fedeli di pregare per il Papa sintonizzandosi su Tv2000, dove ogni sera alle 21 viene trasmesso in diretta un Rosario dedicato a lui dalla Basilica di San Pietro a Roma».