Carissimi giovani, iniziate questa sera il vostro cammino verso Colonia-GMG
2005. è un fatto carico di significato.
è un cammino. La nostra vita è un cammino, ma ci sono per così dire
tre modi di camminare: il vagabondaggio; il turismo; il pellegrinaggio.
Il vagabondo non sa dove andare; non ha una meta verso cui muoversi; naviga
sempre e solo a vista perché non ha un porto cui orientarsi. Il turista
gira per un territorio a guardare ciò che ritiene meritevole di essere
visitato, ma senza mai radicarsi. Il turismo non è che una parentesi
della vita vera. Il pellegrino ha una meta e quindi sa dove andare; ha un orientamento.
Voi come volete muovervi? Volete essere vagabondi, turisti, o pellegrini? La
grande Liturgia della Chiesa inizia questa sera il suo Avvento. L'Avvento è la
risposta che la Chiesa dona alla domanda che vi ho appena fatto: l'incontro
col Signore che viene è la meta del pellegrinaggio che è la nostra
vita. L'uomo non è né un vagabondo né un turista, ma un
pellegrino perché ha la possibilità di incontrarsi col Signore
che viene.
Il S. Padre vi offre come modello e paradigma del vostro cammino-pellegrinaggio
il cammino-pellegrinaggio dei Magi e nella pagina del Vangelo appena letta
vi si offre il cammino-pellegrinaggio delle donne alla tomba di Gesù.
Durante questi mesi che ci separano da Colonia avremo ancora occasioni di
trovarci assieme a riflettere su questi grandi temi. Questa sera mi limito
ad alcune riflessioni essenziali.
– La forza che mette in movimento la vostra persona, che vi spinge nel pellegrinaggio
della vita è il vostro desiderio di beatitudine. Carissimi giovani,
non ascoltate le varie sirene. Quando affrontate il problema della vostra vita
e della vostra felicità ascoltate il vostro cuore; esso non vi inganna.
Si può forse desiderare qualcosa che si ignora completamente? Nel vostro
cuore è già presente una qualche esperienza, come una sorta di
pregustazione di una realtà di bene, di bello, di giusto, di vero che
vi spinge a cercarla per divenire partecipe.
– I Magi si mettono in cammino in conseguenza di una ricerca fatta nell'ambito
della realtà . Essendo astronomi, della realtà degli astri. Essi
iniziano il loro cammino di ricerca perché fanno uso della loro ragione.
Ma questa non basta. Giunti a Gerusalemme hanno bisogno che qualcuno spieghi
le Scritture per sapere dove è Colui che cercano. L'incontro col Signore
avviene mediante la fede. Ragione e fede sono le due gambe su cui dovete camminare
nel cammino della vostra vita. Tagliatene una o ammalatevi in una di esse,
ed il vostro cammino zoppicherà , sarà faticoso ed incerto; forse
non vi farà mai giungere alla meta.
– Le donne cercano Gesù, ma sbagliano completamente il luogo: “perché cercate
tra i morti colui che è vivo?”, dicono loro agli angeli. Gesù non è un
morto che vive solo attraverso il suo insegnamento a cui i suoi discepoli aderiscono:
cercare Gesù in questo modo è cercare un vivo tra i morti. La
ricerca di Gesù non è in primo luogo lo sforzo di vivere il suo
insegnamento. Noi possiamo incontrare la sua Persona vivente. Dove? nella Chiesa.
La casa che è la meta del vostro pellegrinaggio è la Chiesa perché è in
essa che voi trovate Cristo.
Inizia l'Avvento. La Chiesa vi invita ad andare incontro al Signore.
