Il momento di preghiera, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, è stato presieduto dal Cardinale Arcivescovo
Nella chiesa di Santa Maria della Visitazione (via delle Lame,50) l’arcivescovo Matteo Zuppi ha guidato la preghiera per la pace a Gaza, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio.
«La Festa della Trasfigurazione che celebriamo oggi – ha detto l’Arcivescovo un un passaggio dell’omelia – ci permette di comprendere la luce nelle tenebre della vita ed anche la bellezza, quando tutto appare orrore infinito. Condanniamo la violenza unendoci al grido dell’umanità ferita: è quello dei palestinesi, degli israeliani e di quanti continuano a credere nella pace».
Di seguito l’omelia integrale dell’Arcivescovo:
Scarica qui il testo completo dell’omelia dell’arcivescovo
«Sono trascorsi quasi due anni dall’inizio della guerra a Gaza – affermano i promotori dell’iniziativa – nei quali la popolazione civile continua a subire immani sofferenze e attende da tempo con ansia la fine di un conflitto che ha già fatto migliaia di morti. Il 6 agosto ricorrerà anche l’80° anniversario dello sgancio della bomba atomica sulla popolazione di Hiroshima, che Papa Francesco aveva definito un crimine non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. Di fronte all’abisso del male della guerra che provoca tante sofferenze sentiamo che la preghiera per la pace è sempre più urgente».
Domenica 13 luglio il Cardinale Arcivescovo, insieme al presidente dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii) Yassine Lafram e al sindaco Matteo Lepore, aveva portato il suo saluto ad un pranzo di condivisione e solidarietà insieme a circa cento profughi provenienti da Gaza e attualmente ospitati nel territorio diocesano. L’incontro si è svolto nei locali della chie- sa della Beata Vergine Immacolata. Gli ospiti sono giunti in Italia per assistenza, cure mediche e ricongiungimenti familiari.
La scorsa settimana il cardinale Matteo Zuppi ha sottoscritto una dichiarazione insieme al presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz. «Noi, rappresentanti delle comunità cristiana ed ebraica a Bologna, figli dell’Unico Dio pacifico e misericordioso – si legge in un passaggio della dichiarazione, integralmente disponibile sul questo sito – riconoscendoci Fratelli tutti, uniamo la nostra voce consapevoli della gravita dell’ora presente e della responsabilità morale che ci unisce come credenti e come cittadini. Di fronte alla devastazione della guerra nella Striscia di Gaza diciamo con una sola voce: fermi tutti. Tacciano le armi, le operazioni militari in Gaza e il lancio di missili verso Israele. Siano liberati gli ostaggi e restituiti i corpi. Si sfamino gli affamati e siano garantite cure ai feriti. Si permettano corridoi umanitari. Si cessi l’occupazione di terre destinate ad altri. Si torni alla via del dialogo, unica alternativa alla distruzione».
Marco Pederzoli
Credit_photo: Vatican News






