14 dicembre

Un concerto ecumenico per Natale

Il concerto è stato aperto dal saluto del Cardinale Zuppi

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Nei giorni scorsi si è tenuto presso la Chiesa di Santa Cristina un concerto di Natale ecumenico.

Hanno partecipato al momento musicale il coro della Cattedrale di San Pietro, il coro della parrocchia ortodossa romena San Daniele l’eremita di Piacenza e il coro Adventus della Chiesa avventista di Bologna, guidati rispettivamente dai maestri don Francesco Vecchi, Veronica Usrachi e Alberto Martelli.
I cori svolgono il servizio liturgico nelle rispettive chiese e hanno voluto offrire alla città un percorso tra le composizioni più significative delle rispettive tradizioni natalizie. Il concerto è stato aperto dal saluto del Cardinale Zuppi. L’Arcivescovo ha ricordato che sicuramente in cielo canteremo insieme, per questo se ci esercitiamo già adesso a farlo è anche meglio. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuta Rita Monticelli, consigliera comunale con delega per i diritti e il dialogo interreligioso e il console della Romania Laura Nicoleta Nasta.
Il coro ortodosso San Daniele di Piacenza, nato con la parrocchia nel 2006, ha al suo attivo la partecipazione a numerosi eventi internazionali e la pubblicazione di CD, è affiancato anche da un coro giovanile e uno di voci bianche. Il coro Avventista, costituito negli anni 80 dalla comunità bolognese oltre ai servizi nella liturgia della Chiesa, interviene in eventi comunitari e di sostegno a progetti di solidarietà. Il coro si è esibito in numerose città italiane. Il coro della Cattedrale è nato nel 1964 e nel 67 il Cardinale Lercaro gli affidò il compito di prestare servizio nelle celebrazioni episcopali della Chiesa madre della diocesi. Accanto all’attività liturgica, propone concerti spirituali eseguendo brani scelti dall’ampio repertorio della musica sacra.
La serata si è conclusa con l’esecuzione dell’hallelujah dal Messia de Händel eseguito congiuntamente dal coro della cattedrale e da quello avventista, accompagnati dall’orchestra “i novi musici”.
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