In visita a Bologna

Abbracci ai giovani ucraini

Un gruppo di giovani ucraini in viaggio in Italia per raccontare la loro esperienza e condividere momenti

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Gli abbracci che guariscono: dalle regioni più colpite in Ucraina, dal dramma della guerra.Un gruppo di adolescenti, provenenti dalle regioni di Kiyv e di Donetsk, ha avuto la possibilità non solo di fare una piccola “vacanza dalla guerra”, ma di incontrare coetanei, visitare alcune città italiane, raccontare le loro storie, condividere sofferenze e speranze, dare e ricevere abbracci. L’iniziativa è stata promossa dalla commissione patriarcale per la pastorale giovanile della Chiesa greco-cattolica ucraina, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna e l’Azione Cattolica diocesana.

Molto commovente è stato l’incontro che i giovani ucraini hanno avuto con il Cardinale Zuppi, che continua nel frattempo la sua delicata mediazione umanitaria per conto del Santo Padre. Ne sono usciti racconti terribili di violenze, sevizie, privazioni, separazioni forzate, mutilazioni, uccisioni, di cui i giovani sono testimoni in prima persona.

Ci sono cose che si capiscono solo con il cuore”, ha detto il Cardinale invitando i giovani a sentire il calore e l’amicizia della Chiesa bolognese.

Padre Roman Demusch, vicepresidente della Commissione patriarcale per la pastorale giovanile della Chiesa grecocattolica ucraina, ha ringraziato il cardinale per l’opportunità data a questi giovani: “portano con loro e dentro di loro le ferite visibili e invisibili della guerra.Poter ascoltare le vittime della guerra ed essere pronti ad abbracciarle, pregare per loro: anche questo è segno di chiesa sinodale.” Gli abbracci guariscono: era la scritta sulla felpa indossata dai giovani e anche dal cardinale. “Un abbraccio italiano”, ha detto padre Roman, “un abbraccio di Chiesa”.

 

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