La famiglia religiosa dei Barnabiti si è riunita lunedì 30 giugno nella basilica cittadina di San Paolo fuori le mura.
Per la celebrare la professione solenne di 16 giovani studenti. L’ordine dei Chierici regolari di San Paolo – questo il loro nome ufficiale – nacque nel clima della controriforma cattolica e fu fondato da Sant’Antonio Maria Zaccaria, sacerdote cremonese e medico. Tre dei nuovi professi provengono dal Congo, tre da India e Indonesia, 9 dal Brasile, uno dall’Argentina. La celebrazione è stata presieduta dal proposito generale padre Étienne Ntalé Majaliwa.
Gli stessi religiosi hanno poi ricevuto l’ordinazione diaconale a Lodi dal presule barnabita mons. Giovanni Peragine, arcivescovo di Scutari. La prima approvazione dei barnabiti avvenne nel 1533 mentre papa Clemente VII si trovava a Bologna, dove ricevette i primi padri a Palazzo d’Accursio.
Fin dall’origine la famiglia religiosa si caratterizzava per una appassionata attività di predicazione e di impegno apostolico. Accanto al ramo maschile, fanno parte della famiglia barnabitica, le suore Angeliche (una delle prime congregazioni femminili non legate alla clausura) e i laici di San Paolo. A partire dal ‘600 i barnabiti assunsero come ambito privilegiato di ministero quello delle scuole, accanto alle missioni nel mondo. I barnabiti sono presenti a Bologna nel Collegio San Luigi e nella parrocchia di San Paolo Maggiore. Durante il 17mo e il 18mo secolo era esistita anche una comunità alla quale era affidato il servizio dei confessionali nella Cattedrale di San Pietro, eliminata dalle soppressioni napoleoniche.
