Mercoledì 23 aprile

Budrio ricorda e prega per Papa Francesco

Una fiaccolata e una Messa della Zona pastorale

Una fiaccolata per le vie del centro storico e una Messa zonale.

È così che Budrio ha voluto stringersi nel ricordo di papa Francesco la sera di mercoledì 23 Aprile: un primo momento volutamente laico, nelle piazze del paese, che potesse unire tutti indipendentemente dalla loro convinzione religiosa; un secondo momento celebrativo, in cui le comunità della Zona pastorale si sono ritrovate per rendere grazie al Signore per il dono di 12 anni di pontificato che continueranno a segnare il cammino della Chiesa.
Si è voluto così ricordare Francesco nei suoi molteplici “volti”: tessitore di fraternità oltre ogni barriera, avvocato della causa del creato, insistente promotore della pace fra i popoli, voce di speranza a nome di tutti e a favore di tutti.
In piazza, alla presenza di almeno 300 persone illuminate dalla luce delle candele tenute in mano, le parole del Papa hanno risuonato e si sono intrecciate con le testimonianze di alcune persone che hanno voluto ricordarlo: una donna avanti nell’età, Paola Gaddoni; un giovane educatore, Stefano Lanzi; don Cristobal, officiante a Vedrana-Cento-Prunaro, che ha raccontato la telefonata intercorsa tra lui e Francesco sul ministero con le persone LGBTQ+; il signor Mohamed, che ha portato il cordoglio della comunità musulmana di Budrio, che piange la guida spirituale e il costruttore di fraternità.
Dopo questi interventi, il corteo si è dipanato per le vie del centro e si è concluso di fronte al palazzo comunale, dove, dopo aver ascoltato la voce di papa Francesco nella Messa celebrata dopo il naufragio di Lampedusa, sono stati fatti volare dei palloncini, simbolo dei continenti, che il Papa ha voluto portare alla comunione col suo ministero. Tutto poi è proseguito nella chiesa di San Lorenzo, con la Messa di suffragio.

Fra Giacomo Malaguti

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