Lutto in diocesi

Morto don José Mamfisango, sacerdote degli ammalati

Colpito da un malore mentre era ricoverato in ospedale

BOLOGNA – Nella prima mattina di giovedì 23 giugno 2022 il presbitero Don José MAMFISANGO BOYASIMA, di anni 67, ha terminato la sua vita terrena, presso l’Ospedale S. Orsola di Bologna, dove era ricoverato da alcuni giorni per un’improvvisa malattia.

La camera ardente sarà allestita presso la camera mortuaria dell’ospedale S. Orsola, sabato 25 giugno 2022 dalle ore 15.30 alle 17.00. La salma sarà quindi trasferita presso la parrocchia di S. Maria Lacrimosa degli Alemanni e verrà collocata in una cappella laterale, dove potrà essere visitata. La Messa esequiale, presieduta dal Cardinale Arcivescovo, si terrà presso la Parrocchia di S. Maria Lacrimosa degli Alemanni in Bologna lunedì 27 giugno 2022, alle ore 8.30.

Nato a Bokoro (Repubblica Democratica del Congo) il 31 ottobre 1954, dopo gli studi seminaristici è stato ordinato presbitero il 27 settembre 1981 a Nioki (Repubblica Democratica del Congo) da S. E. Mons. Léon Lesambo Ndamwize, Arcivescovo di Inongo, e incardinato nella Diocesi di Inongo.

Dal 1981 al 2005 è stato Responsabile diocesano per la Pastorale scolastica e giovanile di Inongo nonché Segretario della Commissione diocesana dell’Educazione cristiana. A quel tempo non esisteva, né a livello nazionale né tanto meno a livello diocesano, una pastorale scolastica: Don José, insieme a un’équipe di laureati dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Kinshasa, ha impostato metodologia e organizzazione dell’insegnamento e dell’educazione cristiana nelle scuole, secondo le linee-guida dell’Ufficio nazionale cattolico.

È stato Parroco a S. Maria Assunta di Taketa dal 1984 al 1990. Dal 1991 al 1994 è stato Vicario parrocchiale di S. Michele Arcangelo di Nioki, per poi diventarne Parroco dal 1995 al 2003. Dal 2004 al 2006 è stato Parroco a S. Giovanni Battista di Tolo.

In seguito si è trasferito in Italia per motivi di salute e, dal 2007 al 2010, è stato Officiante a S. Pietro di Cento. In quel periodo ha studiato teologia presso la Pontificia Università Urbaniana e ottenuto la licenza presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. Dal 2010 al 2019 è stato Vicario parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Anzola dell’Emilia. Nel 2019 è stato nominato Cappellano del Policlinico S. Orsola-Malpighi, risiedendo presso la Parrocchia di S. Maria Lacrimosa degli Alemanni. Da quell’anno aveva iniziato anche il servizio di Officiante presso la Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano.

È stato incardinato nell’Arcidiocesi di Bologna il 13 dicembre 2019.

La sua salute cagionevole ha fatto sì che diventasse un riferimento per le persone fragili. Quando divenne cappellano al Sant’Orsola, nel 2019, grazie alla sua sensibilità, potè dedicarsi totalmente alle persone malate, che lo sentivano molto vicino alle loro sofferenze.

La domenica sera presiedeva abitualmente la Messa nella basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano. Ha sempre preparato con grande cura l’omelia e la gente apprezzava il suo entusiasmo e il suo coinvolgimento profondo nella Parola di Dio. Alloggiava nella parrocchia di Santa Maria Lacrimosa degli Alemanni. Frequentava le vicine suore Missionarie del Lavoro, tra le quali diverse congolesi. Si capiva che padre Josè aveva una grande fede dal modo sereno e pacato con il quale si affidava al Signore nei momenti di difficoltà della malattia. La chiesa di Bologna perde un presbitero venuto da lontano, molto caro e molto prezioso per i malati degli ospedali.

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