Frate Cappuccino, era stato più volte vicario episcopale

Fra Alessandro Piscaglia è tornato al Padre

Sabato il funerale al Convento di San Giuseppe

Piscaglia

Nella mattina di mercoledì 27 luglio, presso l’infermeria del Convento Cappuccino di Reggio Emilia dove era stato accolto nel 2020, è passato alla casa del Padre p. Alessandro (Armando) Piscaglia.

Oltre ai suoi mandati come Ministro provinciale, si ricorda la sua intensa partecipazione alla vita diocesana e il suo lungo servizio di Vicario episcopale per la Vita Consacrata, di docente di teologia morale e di Assistente del Consultorio familiare bolognese.

Nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Sposo (Via Bellinzona, 6 – Bologna) si pregherà il Rosario in suffragio di p. Alessandro, venerdì 29 luglio alle ore 18.00, e sarà celebrata la S. Messa esequiale, sabato 30 luglio alle ore 15.30.

Era nato a Volle di Montetiffi, un minuscolo Borgo nella Valle del torrente Uso, sovrastato da uno sperone di roccia, su cui si erge maestosa l’Abbazia benedettina di Montetiffi, una terra generosa di mangiapreti, ma altrettanto feconda di vocazioni francescane. Entrato nel seminario cappuccino di Imola, passò poi, il 22 luglio 1951, nel noviziato di Cesena, dove ebbe come maestro il servo di Dio p. Guglielmo Gattiani e come guardiano p. Elia Migliori, che, austero come era, più volte lo riprese con la minaccia di «Pantaloni! Pantaloni!», come per dire che se non rigava dritto, la porta d’uscita del convento era sempre aperta. Emessa la professione temporanea il 23 luglio 1952, passò poi nello studentato filosofico di Lugo come studente di liceo. Qui il 4 ottobre 1955 emise la professione perpetua, per poi passare nell’anno seguente allo studentato teologico di Bologna. Qui, il 2 aprile 1960, ricevette l’ordinazione presbiterale per l’imposizione delle mani del card. Giacomo Lercaro nella cattedrale di San Pietro. Nel successivo ottobre fu inviato a Roma, nel nostro Collegio Internazionale, per frequentare la Facoltà di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove il 18 giugno 1962 conseguì la licenza in Teologia. Fatto ritorno in Provincia, si impegnò nell’insegnamento della teologia morale nello studentato di Bologna e di Reggio Emilia, e nello stesso tempo lavorò come cappellano della nostra parrocchia di San Giuseppe in Bologna, fino a che, nel 1967, fu nominato maestro dei nostri teologi di Bologna. Nel 1969 divenne membro del Consiglio provinciale e tre anni dopo Vicario provinciale e guardiano del convento di Bologna. Dopo l’improvvisa morte del provinciale in carica, p. Teodosio Passini (27 dicembre 1973), fu nominato Ministro provinciale dal Definitorio generale, e tale rimarrà fino al giugno 1981.

Già dal settembre 1976 primo consigliere della CimpCap. (Conferenza Italiana Ministri provinciali Cappuccini), nel dicembre successivo fu nominato vice-presidente della Cism regionale (Conferenza Italia Superiori Maggiori) e nell’ottobre 1978 Consulente religioso dell’USMI regionale (Unione Superiore Maggiori d’Italia). Di qui in avanti le nomine si susseguiranno numerose: Membro del Consiglio pastorale diocesano di Bologna (1979), Consulente ecclesiastico provinciale del CIF di Bologna (1980), Vicesegretario nazionale per la formazione (1983), Insegnante di teologia morale presso il Seminario reginale (1984), Vicario episcopale per la vita consacrata per nomina del card. Giacomo Biffi, confermata successivamente dal card. Carlo Caffarra, e tale rimarrà fino al 2008, Consulente spirituale della Famiglia delle “Missionarie del Lavoro” (1987), Socio ordinario dell’Associazione Consultorio Familiare   Bolognese, con la qualifica di “esperto di morale” (1987), Visitatore delle Monache Camaldolesi del monastero di s. Caterina in Faenza (1993-2004) per nomina della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di Vita Apostolica, Revisore diocesano per la stampa per il quadriennio 1994-1997, socio ordinario dell’Associazione Consultorio Familiare  Bolognese, sempre con la qualifica di “esperto di morale” (1995-2007), Assistente spirituale dell’Istituto Missionario “Ancelle dei Poveri” di Bologna (1995), Presidente del Gruppo di animazione spirituale e Referente del Coordinamento tra le aggregazioni ecclesiali del Comitato preparatorio del XXIII Congresso Eucaristico Nazionale (1996), membro del segretariato provinciale per la comunione francescana e responsabile dell’assistenza alle clarisse, Responsabile dell’assistenza alle clarisse cappuccine di via Saragozza.

Nel frattempo tra tutti questi incarichi, è stato altre volte Cappellano della nostra parrocchia di San Giuseppe (1981-1984), Consigliere provinciale (1996-1999), Vicario provinciale (1984-1987; 1993-1996; 2005-2011) e Ministro provinciale (1999-2005), Maestro dei nostri studenti teologi (1980-1993), responsabile dell’Infermeria provinciale di Bologna (1996-2011). Nell’agosto 2014. Dopo essere stato sempre nella fraternità di Bologna, fu trasferito nella fraternità di Castel San Pietro Terme come confessore e per servizi pastorali. Qui nel 2017 si manifestò in lui una terribile malattia: masse angiopatiche nell’encefalo. In seguito all’asportazione di tali angiomi, p. Alessandro non ha più ripreso una vita normale, non riuscendo a parlare e neppure in qualche maniera a comunicare. Dopo un tentativo di riabilitazione a Bologna e a Correggio, che si è rivelato inutile, è stato ricoverato nella nostra infermeria provinciale di Reggio Emilia (2018), dove, nel silenzio più assoluto ha potuto parlare solo con il suo Signore, che dopo quattro anni gli aperto le braccia del suo amore, accogliendolo nel giorno che non muore.

Qui il video una testimonianza rilasciata da Padre Piscaglia a 12PORTE nel 2009.

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