lutto

Il ricordo di Caritas e Cefal dell’amico Carlo

Aveva partecipato a diversi progetti di inclusione sociale, tra cui quello del'orticultura solidale

La Caritas di Bologna e il Cefal comunicano la triste notizia della scomparsa di Carlo Dragutin, avvenuta improvvisamente nel pomeriggio di lunedì 23 ottobre all’Ospedale Maggiore in seguito a uno shock anafilattico per puntura di vespe nel parco di Villa Revedin mentre era impegnato con nell’attività dell’orto insieme al suo gruppo nell’ambito del progetto “Memorie future” di Caritas e Cefal. 

Conosciamo Carlo da diversi anni e nel 2019 gli abbiamo proposto – tra i primi – di aderire a un progetto di inclusione sociale. Il Seminario Arcivescovile prima e alcune parrocchie poi ci hanno messo a disposizione una parte di terreno. 

Insieme a Cefal abbiamo pensato di prenderci cura di questi terreni incolti insieme alle persone fragili incontrate al Centro di ascolto. Ne è nato un progetto di orticoltura sociale (Semi) in cui le persone si sono prese cura di loro mentre imparavano a coltivare un orto con l’aiuto sapiente di tecnici esperti e appassionati educatori. Carlo ha partecipato attivamente al gruppo che ha dato vita all’orto nella parrocchia di S. Andrea di Cadriano, coinvolgendosi attivamente con i volontari della parrocchia. 

A Carlo piaceva impegnarsi in qualcosa che potesse essere utile, non solo per lui, ma anche per gli altri. Proponeva di dare i prodotti dell’orto a chi ne aveva bisogno e voleva rendere quel luogo della parrocchia ancora più bello piantando archi di rose colorate, così anche i bambini avrebbero potuto notare la bellezza dell’orto mentre giocavano nel campetto accanto.

Si entusiasmava a vedere crescere le piante e i frutti: che gioia quando sono cresciuti i peperoncini! Li adorava e li mangiava tranquillamente davanti alle nostre facce stupite! Non dimenticheremo la sua eleganza alla festa della Parrocchia per la presentazione dell’orto, la sua gentilezza, la sua umanità e l’emozione che aveva nel vedere la comunità in festa. 

Dopo l’esperienza a Cadriano si è unito al gruppo di “ortolani” del Seminario continuando aimpegnarsi. Il progetto dell’orto gli aveva fatto fare nuove amicizie e lo aveva accompagnato nel percorso di inclusione sociale. Proprio lunedì mattina Carlo aveva ritirato il suo documento di identità dopo un lungo percorso di riconoscimento del suo stato di apolide. 

Carlo, ci mancherai. È stato un onore poterti incontrare e camminare insieme per un po’ in questo viaggio. Rimarrà con noi il ricordo del tuo sorriso e della tua calma.

Saluteremo Carlo lunedì 30 ottobre alle 15.30 presso la parrocchia di Sant’Antonio di Padova a la Dozza (via della Dozza , 5 a Bologna).

Beatrice Acquaviva e Gloria Bonora,

Caritas Bologna

Nella foto Carlo Dragutin (credit www.caritasbologna.it)

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