Domenica 17 gennaio è la Giornata del settimanale Bologna Sette e del quotidiano Avvenire.
In questo importante appuntamento di promozione del settimanale diocesano, una pagina speciale di Bologna Sette è stata dedicata all’evento.
- Pubblichiamo il messaggio dell’Arcivescovo per l’occasione.
«L’isolamento ha segnato tanti giorni dell’anno trascorso ed ha rivelato anche in maniera sorprendente l’importanza della comunicazione e della sua qualità. Quanta solitudine è stata vinta proprio collegandoci mediante i mezzi di comunicazione! Senza di essi, durante la pandemia, sarebbe stato difficile anche per la Chiesa raggiungere le persone. Siamo stati costretti ad abbandonare abitudini consolidate e qualche volta inefficaci e abbiamo scoperto nuove forme di relazione e di vicinanza.
Quante dirette streaming, incontri in piattaforme online, interviste via skype, trasmissione di eventi sul canale youtube e attraverso il sito diocesano ci hanno fatto sentire tutti meno soli, sia chi parlava sia chi ascoltava! Tra l’altro questo ha anche confermato la scelta del nuovo modello di comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi, curato dall’Ufficio comunicazioni sociali, per divulgare a tutti il messaggio della Chiesa bolognese, trovare tante collaborazioni e disponibilità, comprese quelle dei giornalisti delle varie testate e anche per mettere in rete i tanti “giornalisti” che sono i lettori, mai passivi perché i veri protagonisti della nostra comunicazione.
Nella Chiesa la comunicazione è sempre circolare perché ci permette, quando funziona, sia di conoscere e vivere tante esperienze diverse sia anche di arricchire con le vicende delle varie comunità, tutte importanti per descrivere la città degli uomini, per capire i “segni dei tempi” e per riconoscere i tanti frutti del Vangelo. E’ proprio il tema lanciato dal Papa per la 55a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali «“Vieni e vedi (Gv 1,46)“. Comunicare incontrando le persone come e dove sono», non dove le immaginiamo noi, le vorremmo o come le pensiamo o le desideriamo noi. Come sono, per capire e amare.
Per questo siamo entrati in tanti luoghi della sofferenza, perché tutti ci siamo ritrovati fragili, specie quanti colpiti dal covid e quanti non potevano stare vicino ai loro cari malati. Il prezioso servizio del quotidiano “Avvenire” aiuta la lettura dei fatti, la cultura della cura di un mondo pieno di pandemie, parlando di quelli che spesso nessuno racconta e che molti non vogliono ascoltare, come le tante e terribili sofferenze dei nostri fratelli più piccoli, fatti che succedono in Italia e nel mondo, nella Chiesa e nella città degli uomini.
A questo si collega l’importante lavoro del nostro settimanale “Bologna Sette”, recentemente rinnovatosi anche graficamente. E’ davvero importante sostenere “Bologna Sette” anche con l’abbonamento e la diffusione. Tutta la nostra informazione ha offerto quest’anno un vero e proprio servizio di carità, in un’azione di collegamento con giornalisti, radio e tv, con le dirette streaming, sito, articoli, servizi e comunicati stampa, compreso l’uso delle nuove piattaforme. Un lavoro inedito, a causa della pandemia, e intenso, che ha creato relazioni e comunità. Perché nessuno sia lasciato solo. La misericordia continua ad accarezzare l’uomo anche nel tempo della pandemia, rendendoci tutti vicini e prossimi».
- Come abbonarsi:
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