Sabato 20 alle 17.30 in Cattedrale la Messa in suffragio dell’ex Premier e di Giovanni Bersani celebrata dall’Arcivescovo
Dall’associazionismo studentesco all’adesione al Partito Popolare Italiano, dal carcere sotto il fascismo fino alla guida della Democrazia Cristiana e agli otto mandati da presidente del Consiglio tra il 1945 e il 1953: è stata inaugurata giovedì pomeriggio nella Manica Lunga di Palazzo d’Accursio «Servus inutilis. De Gasperi e la politica come servizio», un percorso di fotografie, riprese e testimonianze scritte che ripercorrono le vicende pubbliche e private della vita dello statista trentino. La mostra, nata dalla collaborazione tra il Meeting di Rimini e la Fondazione De Gasperi, riprende, a partire dal titolo, il modo in cui lo stesso De Gasperi amava definirsi.
Sabato 20 alle 17.30 in Cattedrale l’Arcivescovo celebrerà anche una Messa in suffragio per il già presidente del Consiglio e per il senatore Giovanni Bersani.
L’iniziativa proposta dall’associazione «La Preferenza» e dall’Istituto De Gasperi di Bologna, è patrocinata da Comune, Regione e Ufficio Scolastico regionale; hanno inoltre collaborato anche una ventina di associazioni laiche e cattoliche. «Abbiamo ideato questa mostra – spiega Antonio Campati, dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano – per valorizzare la figura di De Gasperi e indicarlo come esempio alle giovani generazioni. Attraverso questa iniziativa vogliamo riportare al centro l’idea di politica come servizio. Come De Gasperi ha insegnato, la democrazia deve essere pensata come un processo in continua evoluzione e va coltivata ogni giorno».
Esposta per la prima volta nel 2024 al Meeting di Rimini per il 70° della scomparsa del leader, l’esposizione ha fatto registrare una cinquantina di tappe in tutta la Penisola. «Siamo rimasti molto colpiti dalla mostra di Rimini – sottolinea Claudio Marchetti, rappresentante de «La Preferenza» – e l’abbiamo fortemente voluta anche a Bologna. De Gasperi è uno dei padri dell’Italia e ha saputo proporre, nel primo dopoguerra, un’azione politica capace di tenere insieme la giustizia sociale e il concetto di libertà. Un aspetto particolarmente rilevante che emerge è il fatto che la democrazia, messa così duramente in crisi durante il periodo fascista, sia sempre stata la stella polare dell’azione politica dello statista trentino».
Dall’iniziativa emergono temi quanto mai attuali. «Questa mostra – spiega Giorgio Tonelli, presiden- te dell’Istituto De Gasperi di Bologna – dimostra l’interesse che questa figura continua a tenere vivo nel tempo: esiste un’attualità di De Gasperi che riguarda la sua scelta europeista, la sua scelta antifascista e la scelta della democrazia». Con la mostra a Bologna si apre un programma di tredici appuntamenti che animeranno la città fino a martedì 23 dicembre e saranno dedicati ad approfondire il pensiero dello statista.
«Siamo orgogliosi di ospitare questa mostra – ha detto l’assessora e rappresentante del sindaco Matilde Madrid – che ci consente di attraversare, attraverso la vita di De Gasperi, la storia del Paese. Si spazia dai valori che hanno condotto la sua vita politica e quelli intorno ai quali la Repubblica si è formata, fino al rapporto con Dio che si esprimeva in modo sobrio nell’azione istituzionale e nella volontà di anteporre il bene comune agli interessi personali». All’inaugurazione era presente anche Chiara Pazzaglia, presidente Acli Bologna, la quale ha presentato la mostra e introdotto il contributo «La politica ancorata alla terra con lo sguardo verso il cielo – De Gasperi e Schuman» di Francesco Masina, Associazione Cooperazione cristiana per l’Europa, per sottoli- neare il rapporto e le similitudini tra le due figure.
Jacopo Gozzi e Aurora Bonaffini

