Un piccolo gruppo di studenti: grazie alla loro intraprendenza e al loro desiderio di vivere e testimoniare la fede cattolica è stata celebrata venerdì sera nella chiesa universitaria di San Donato, da pochissimo riaperta, la Santa Messa in lingua cinese.
Era in assoluto la prima celebrazione eucaristica dopo la riapertura dell’antico edificio affidato alle suore Alcantarine, ma ancor di più era da molti decenni la prima messa celebrata in lingua cinese nella nostra città di Bologna.
Nell’ambito dell’assistenza spirituale offerta da Migrantes agli immigrati cattolici, don Savio Yan, cappellano cattolico dei cinesi a Rimini è stato invitato a visitare questo gruppo di studenti cattolici originari del grande paese asiatico: un piccolo gruppo, ma gioiosamente parte dell’unica Chiesa di Cristo, che vuole essere anche un seme di speranza e di annuncio per i connazionali che vivono, studiano e lavorano in questo territorio.
Sono oltre 7000 i cittadini cinesi residenti regolarmente nella città metropolitana di Bologna, la maggior parte di loro nel capoluogo.
E sembra essere una risposta alla intuizione di un giovane frate francescano – fra Elia Facchini, oggi santo – che 155 anni fa approdava in Cina per una missione che lo portò a dare la sua vita per Cristo fino al martirio.
Esternamente appare come una semplice casualità il fatto che il primo incontro di questi giovani cattolici cinesi e la santa messa siano avvenuti nella Chiesa di San Donato.
Ma più profondamente questo sembra essere il segno di una benedizione del Signore che sostiene e rafforza il progetto di continuare a servire il Vangelo nel cuore della città, aprendo non solo le porte ma anche il cuore a chiunque abbia sete della sua Parola.
