La liturgia si è aperta nella Basilica di San Petronio con il Rito stazionale ed è proseguita in Cattedrale dopo la processione
Migliaia di persone hanno partecipato alle celebrazioni di apertura del Giubileo in Diocesi. Autorità civili e militari, associazioni gruppi e movimenti hanno voluto parteciapre all’importate liturgia che ha avuto una prima parte in San Petronio dove l’Arcivescovo ha presieduto la Convocazione e dopo il Rito stazionale ha guidato la processione fino la Cattedrale dove ha presieduto la Messa. La processione è stata aperta dalla venerata immagine del Crocifisso realizzato dal Beato Bartolomeo Maria dal Monte e da lui utilizzato nelle Missioni al popolo di cui è stato ispirato predicatore e animatore. La croce rimarrà poi esposta alla venerazione per tutto l’anno giubilare nella cappella del Battistero della Cattedrale.
«Il Giubileo è sentire il cuore di Dio – ha detto l’Arcivescovo in un passaggio dell’omelia – trovare il nostro e quello del prossimo in un mondo che lo ha smarrito riducendolo a sentimenti superficiali e ad apparenza. Il Giubileo è passare dalla rassegnazione alla speranza».
Nel corso della celebrazione sono stato richiamati i luoghi giubilari fissati nella diocesi come mete di pellegrinaggio, oltre alla Cattedrale, come già annunciato nella Nota Pastorale per l’anno 2024/25. Essi sono: i Santuari della Beata Vergine di S. Luca, Boccadirio, Campeggio, Poggio di Castel S. Pietro, il Santuario di S. Clelia alle Budrie, il Santuario del Ss. Crocifisso di Pieve di Cento, il Villaggio Pastor Angelicus di Tolè e i luoghi della Memoria di Monte Sole.
L’Ufficio liturgico ha predisposto un Palinsesto per il pellegrinaggio e le relative celebrazioni che le singole comunità o gruppi vorranno predisporre e svolgere in quei luoghi.
Le gallerie fotografiche sono di Elisa Bragaglia, Antonio Minnicelli e Luca Tentori
Galleria 1: In San Petronio
Galleria 2: Processione verso San Pietro
Galleria 3: in San Pietro