8 maggio

Maria, l’abbraccio ai morti di Bargi

Presenti al momento di ricordo il cardinale, il sindaco di Bologna, una rappresentanza di autorità e i familiari delle vittime

Come da tradizione mercoledì 8 maggio alle 18 , dal sagrato della Basilica di San Petronio. il Cardinale Arcivescovo ha impartito la Benedizione alla Città e all’Arcidiocesi ,per intercessione della Beata Vergine di San Luca.

Al termine, il ricordo delle sette vittime della tragedia di Bargi, accaduta esattamente un mese fa. Presenti alcuni familiari, i Primi Cittadini dei Comuni di residenza, e una rappresentanza delle Forze Armate. Inoltre erano presenti anche i familiari di Paolo Casiraghi, Mario Pisani, e Adriano Scandellari, deceduti nell’incidente insieme a Pavel Petronel Tanase, Vincenzo Franchina, Vincenzo Garzillo, e Alessandro D’Andrea.

«Oggi vediamo cosa è la Chiesa e come la Città può diventare comunità – ha detto il Cardinale in un passaggio del discorso – . Vogliamo dire a voi, a tutti i parenti di questi – possiamo dire – nostri cari che non scappiamo davanti alla tragedia del male. Che siete e sono nel nostro cuore, che non vogliamo dimenticare. Maria fa nascere il cielo sulla terra. Solo l’amore non finisce. Ed esso deve diventare giustizia e sicurezza sul lavoro, controlli efficaci, comportamenti responsabili, investimenti adeguati, mai inutili se per proteggere la vita». «Maria – ha aggiunto – resta e ci aiuta a restare con Lei, a non scappare davanti alle difficoltà, a non credere che nel pericolo ci si salva da soli Non c’è vita contro o senza l’altro. C’è vita solo amando. Ecco, vogliamo dire a voi e a tutti i parenti di queste vittime, che possiamo dire “nostri” cari: non scappiamo davanti alla tragedia del male, siete nel nostro cuore, sono nel nostro cuore e non vogliamo dimenticare, cioè dimenticarvi e dimenticarli. Sono vostri e sono nostri». E ha concluso: «Dio, con l’intercessione di Maria, benedica voi, chi ci segue da lontano, guarisca e consoli i feriti, ci faccia vedere il pezzo di cielo che ognuno porta nel suo cuore, per camminare insieme, sapendo che un giorno quel pezzo si ricongiungerà nel cielo con i nostri cari, nel grande cielo di Dio».

«Insieme al Cardinale – ha detto il Sindaco Lepore nel suo intervento – abbiamo ritenuto importante avere tra noi i familiari delle vittime di Suviana, ai quali chiedo di fare un caloroso applauso», che infatti ha subito risuonato in tutta la piazza, come sempre affollatissima di bolognesi. «Abbiamo invitato anche i familiari dei feriti – ha proseguito – .Non tutti sono potuti venire, ma era importante per noi, in questa piazza, in cui celebriamo gli eventi più importanti, non solo ricordarli e offrire loro una preghiera, ma soprattutto abbracciarli».

Ha preso la parola anche don Leonardo Scandellari, fratello di Adriano, una delle vittime del disastro di Bargi. «Anche le parole ora escono con fatica – ha detto – persino quando sono gli amici a chiederci di dire qualcosa. Come familiari presenti qui abbiamo perso fratelli, sposi, papà, figli, amici. Cerco di interpretare i sentimenti di tutte le sette vittime dell’incidente: grazie anzitutto alle tantissime persone che nei giorni del disastro si sono impegnate nei soccorsi, alle persone ferite o disperse e anche nell’assistenza a noi familiari. Un pensiero colmo di riconoscenza a tutti coloro che si sono fatti vicini».

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