La dichiarazione dell’Arcivescovo di Bologna in occasione della Visita ad Limina a Roma dal Papa dei Vescovi della regione dal 26 febbraio al 2 marzo.
«È una visita al cuore della Chiesa, che è un corpo, ha molte membra, ma ha bisogno di un cuore perché queste funzionino e si ricordino che sono le une per le altre. È un gesto che esprime in maniera concreta la comunione che viviamo e ricorda che sempre tutte le Chiese locali sono e vivono in quella universale, unite con Colui che presiede la comunione per tutti. Si tratta anche di un momento di profonda condivisione e unità fra le Chiese della nostra regione, fra le varie diocesi, di unità con il Papa nell’impegno a vivere la nostra missione nella visione, nello sguardo avanti e in uscita che ci offre con i suoi gesti e con il suo magistero. Per camminare e comprendere i vari compiti a cui oggi siamo chiamati, specie in questo tempo di profondi cambiamenti, ascoltiamo quanto Papa Francesco ci indica perché sarà occasione di verifica e, soprattutto, per ritrovare la passione del cammino. Il confronto con i vari Dicasteri vaticani ci aiuterà ad affrontare diverse tematiche. È sempre un’occasione per sentirci parte e per capire anche il dono che siamo per il mondo e per la Chiesa tutta. È pure occasione di cambiamento, per superare i limiti, le difficoltà, le resistenze, e prendere sempre più consapevolezza del compito affidatoci per connettersi con gli uomini del nostro tempo e del proprio territorio».
