assemblea diocesana dell’azione cattolica bolognese

Bologna, Seminario Arcivescovile

Sono lieto di esprimere all’Azione Cattolica bolognese il mio saluto, il mio augurio e soprattutto l’intenzione della mia preghiera in questo momento orante del vostro raduno.

La grazia che chiedo al Signore è la più semplice ed essenziale, ed è che la nostra Azione Cattolica ravvivi sempre più il senso della sua specifica identità.

Tale identità è determinata primariamente dalla consapevolezza del suo fine intrinseco che, secondo l’insegnamento del Concilio Vaticano II, è lo stesso fine apostolico della Chiesa, cioè l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini, nonché la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che l’Associazione riesca a permeare di spirito evangelico le varie aggregazioni umane e i vari ambienti (cf Apostolicam actuositatem 20).

In secondo luogo, è importante che essa sia in verità e pienezza quello che è, vale a dire quello che è significato dalla sua stessa denominazione: Azione Cattolica.

Sia dunque “azione”, e non soltanto uno spazio e una proposta di analisi pastorali e sociali, di dibattiti teologici e culturali, di pura contemplazione. Certo azione illuminata e nutrita dalla parola di Dio, dall’eucaristia, dalla preghiera; ma un’azione vera, che ricerchi – nei fatti, nelle iniziative, nella capacità di rendersi presenti e incisivi in ogni necessità ecclesiale – l’attualizzazione storica della verità eterna nella nostra tormentata e contrastata quotidianità (cf Per la vita del mondo 36).

Sia “cattolica”, e non solo per l’adesione schietta e senza riserve al patrimonio ideale che è custodito dalla Chiesa e non solo per la consonanza con il Magistero ecclesiale nelle sue indicazioni perenni, ma anche perché ritiene di essere chiamata in causa in tutti i campi dove si gioca la sorte dell’uomo, che è sempre immagine viva di Cristo (cf ib.).

In particolare l’Azione Cattolica non tema di far sentire la sua voce in difesa della vita umana, della giusta concezione della famiglia, della libertà da parte dei credenti di educare i figli secondo i propri princìpi; nonché nel dare limpida e coraggiosa testimonianza alle certezze di fede oggi più contestate e insidiate: particolarmente la verità del Signore Gesù, unico necessario Salvatore di tutti gli uomini, e la verità dell’indefettibile santità della Chiesa, Sposa fedele e amata del Figlio di Dio.

19/03/2000
condividi su