pellegrinaggio degli anziani alla basilica di San Petronio

Bologna, basilica di San Petronio

Carissimi, che come me avete raggiunto il bel traguardo della “terza età”, vi saluto con animo amico e fraterno. Voi siete convenuti nel nostro massimo e più famoso tempio a rendere omaggio a san Petronio, amato patrono dei bolognesi, e a sollecitarne l’intercessione per voi, per la nostra città, per l’avvenire dell’intera famiglia umana.

Per voi, anzi per noi chiederemo il dono della saggezza – il più bell’ornamento dell’età matura – che ci aiuti a vedere le cose del mondo nella loro verità e a distinguere chiaramente ciò che vale da ciò che in fondo non vale.

Nell’età giovanile non è insolito che ci si lasci ingannare dalle apparenze. E così si rincorre ciò che è più facile, più piacevole, più prestigioso, come se potesse davvero dare una gioia duratura e colmare il nostro cuore. Alla fine poi, troppe volte si resta delusi.

Adesso invece, resi esperti dalle nostre stesse esperienze, siamo aiutati a essere “saggi”, cioè a collocare le nostre scelte in quei beni che il Signore ci garantisce autentici e imperituri.

Chiederemo altresì a san Petronio il dono di guardare avanti con grande speranza, senza lasciarci immalinconire dai rimpianti per un passato che non ritorna più. Non finiremo mai di ringraziare la Provvidenza delle consolazioni e delle gioie che abbiamo avuto negli anni trascorsi; ma il più bello della nostra vita non è quello che abbiamo alle spalle, ma quello che ancora ci attende secondo la promessa di Gesù: “Vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io” (Gv 14,3).

Infine chiederemo a san Petronio la grazia di saper conservare giovane il cuore. Gli anni fatalmente pesano sul nostro fisico e limano a poco a poco il nostro corpo. Ma il cuore può conservare la sua giovinezza: se si mantiene aperto all’ascolto e alla comprensione degli altri, se evita di infliggere troppo frequentemente i propri guai a chi sta vicino, se ancora è capace di effondere attorno serenità, fiducia, buon umore.

Alla preghiera per noi, perché possiamo trascorrere bene l’ultima e più decisiva stagione dell’esistenza, aggiungeremo poi – come ho indicato nella mia Nota pastorale – quella “perché la nostra città e tutta la gente bolognese sappiano tener desta e anzi accrescere la coscienza della loro originalità “petroniana” di fronte alle “sfide del terzo millennio”; e “per la saggezza, la concordia e la prosperità del “popolo petroniano” (La città di san Petronio nel terzo millennio 63).

Infine la nostra attenzione orante si rivolgerà anche a tutta l’umanità e a favore in particolare delle nuove generazioni: possa il mondo farsi più docile agli insegnamenti vitali del suo Creatore; riconosca in Gesù di Nazaret, unigenito del Padre e figlio unico di Maria, la sola fonte di salvezza per ogni uomo; si arrenda alla volontà misericordiosa di Dio, che vuol radunare tutti nell’unica Chiesa di Cristo.

22/04/2001
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