Martedì 15 agosto l’Arcivescovo ha presieduto la Messa per la festa dell’Assunta nel parco di Villa Revedin.
Il cardinale Zuppi nell’omelia ha ricordato come: «Questa festa ci aiuta a contemplare il nostro futuro, a capire come andrà a finire il nostro, a volte così difficile, peregrinare. È difficile perché il mondo è minaccioso, irragionevole, impietoso, imprevedibile, ma anche perché ci perdiamo nei nostri cammini individuali».
«È passato un mese – ha ricordato ancora l’Arcivescovo – dalla scomparsa di Mons. Luigi Bettazzi. Desidero ricordarlo guardando il cielo dove viene assunta Maria, portata in alto, stella del mattino che ci aiuta ad alzare lo sguardo “Stella della speranza che nel cammino difficile della vita ci indica la rotta”. Il compimento non è mai qui sulla terra! Sarà in cielo. È lì la pienezza della vita! Ringraziamo Dio per la sua lunghissima vita nella quale non si è stancato servire il Signore, ritrovandolo negli infiniti incontri, in ognuno dei quali cercava in tutti quel frammento di luce. Lo ringrazio tanto per il suo servizio alla pace, alla non violenza e ai poveri (sono molto collegati!), non come una cosa in più ma come costitutivo per il cristiano e per l’essere spirituali. Conservava tanta “nobiltà”, perché davvero “servire è regnare”! Sempre con buon umore, cercando, da figlio del Concilio, la comunione piena nella Chiesa, tra clero e laici e viceversa. Gaudet Mater Ecclesia! In caritate Dei et patientia Cristi, era il suo motto episcopale. Prega per noi e per questo mondo che dissipa l’eredità della pace, perché con ostinazione cerchi sempre quello che unisce».
In conclusione, Zuppi ha letto la preghiera di consacrazione a Maria dell’Ucraina e della Russia di Papa Francesco e ha concluso: «In fretta alziamoci per sollevare dalla caduta della guerra con la nostra preghiera e con tanta accoglienza e solidarietà. In fretta.».
Qui il link completo dell’omelia dell’Arcivescovo
Chiara Unguendoli
Foto di: Gianni Schicchi


