Sono 30 gli adulti che quest’anno hanno chiesto di diventare cristiani.Cinque di loro, di nazionalità cinese, hanno già ricevuto i sacramenti in occasione della festa dell’Epifania, nel contesto della Messa dei Popoli: gli altri 25 hanno compiuto nella prima domenica di Quaresima il rito della elezione o iscrizione del nome, nella celebrazione presieduta dal Cardinale Arcivescovo.
Il più giovane di loro ha 15 anni, il più anziano 62. Nove di loro provengono dall’Italia, 4 dal Camerun, 3 dall’Albania, 3 dalla Nigeria, 2 dalla Bosnia, 1 dalla Costa d’Avorio, dal Madagascar, dalla Turchia e da Cuba. I catecumeni sono stati chiamati per nome e si sono presentati all’Arcivescovo che li ha pubblicamente interrogati insieme ai loro padrini e garanti sul desiderio di compiere il percorso della rinascita in Cristo e ciascuno di loro ha apposto nel libro dei catecumeni il suo nome, in risposta alla chiamata di Dio e della comunità cristiana.
Come è noto, la Quaresima nasce anzitutto come itinerario di preparazione al battesimo dei catecumeni che di settimana in settimana compiranno le tappe liturgiche che li avvicineranno ai sacramenti della rinascita cristiana. Solo successivamente la Quaresima diviene tempo di penitenza e di rigenerazione della fede per tutti i battezzati.
È dunque un vero privilegio vivere questo itinerario dei 40 giorni con questi fratelli che hanno testimoniato come il desiderio della fede sia germogliato nel loro cuore, seguendo le strade più impensate e qualche volta perfino improbabili. Dei 30 catecumeni, 9 riceveranno i sacramenti nel corso della veglia pasquale presieduta dal Cardinale in Cattedrale, mentre gli altri nelle loro rispettive parrocchie, sempre nella veglia della risurrezione. Molte delle loro vite sono segnate da storie di migrazione, in cerca di lavoro o anche per motivi di studio o professionali.