Ordinazioni diaconali

1. «Il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto

di grasse vivande» – «Il Regno dei cieli è simile a un re

che fece un banchetto di nozze per suo figlio». Carissimi, così oggi

la parola di Dio narra tutta la storia della nostra salvezza.

La promessa di saziare i desideri dell’uomo, di offrirgli l’esperienza

di una vera comunione reciproca, di donargli la gioia del cuore è la promessa

espressa coll’immagine del banchetto.

La promessa è stata mantenuta quando il Padre ha celebrato il banchetto

di nozze per suo Figlio. E “Dio Padre dispose queste nozze per il Figlio

quando volle che questi si unisse alla natura umana nel grembo della Vergine

e che, Dio prima dei secoli, si facesse uomo alla fine dei secoli”[S.

Gregorio M., Omelie sui Vangeli, XXXVIII,3; CN ed., pag. 521]. Poiché, «con

l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni

uomo»[Cost. past. Gaudium et Spes 22,2], ogni uomo è invitato a

questo banchetto di nozze. E’ invitato ad incontrare Cristo, a vivere con

Lui ed in Lui.

E’ nell’incontro con Cristo, che l’uomo scioglie l’enigma

del suo esistere: poiché in Lui ogni verità parziale sull’uomo

trova il suo compimento. Egli è la verità intera dell’uomo.

E’ nell’incontro con Cristo e nella partecipazione alla sua vita

che le persone umane possono ricostruire la loro reciproca comunione nell’amore.

L’uomo, l’unica creatura che può ritrovare se stessa solo

nel dono di sé, riceve da Cristo la capacità del dono, la capacità dell’amore.

E può così gustare l’unica vera gioia del cuore: la gioia

di donare, cioè di amare.

2. “Poi disse ai suoi servi: il banchetto nuziale è pronto …andate

ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle

nozze”. Dentro al mistero del Dio che compie la sua promessa unendo

la natura umana alla Persona del suo Figlio unigenito, invitando ogni uomo

a partecipare a questa unione, si pone oggi il santo e venerando mistero

dell’ordinazione diaconale di Cristian, Marco, Raffaele, Ivano, Osvaldo,

Stefano Maria. Mistero grande e commovente!

Mistero grande! Le loro persone oggi ricevono già la missione di andare

ovunque ai crocicchi delle strade, per dire a tutti quelli che troveranno: «Ecco

il banchetto nuziale è pronto, venite alle nozze». Ed a tutti

gli assetati: «O voi tutti assetati venite all’acqua… perché spendete

denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che

non sazia?»   (Is. 55,1.2).

Mistero commovente! La loro libertà è messa al servizio dell’amore

del Padre verso ogni uomo. Il loro cuore, la loro capacità di amare

mediante la decisione della verginità è messa a disposizione

del dono che Cristo fa di sé (eucaristicamente) ad ogni uomo. Essi non

hanno tenuto per sé la gioia del banchetto, la gioia di essere stati

invitati alle nozze del Figlio: vogliono che ogni persona possa sedersi a questa

mensa della verità, della vita, della gioia.

3. “Ma questi [gli invitati alle nozze] non vollero venire”.

La parola evangelica non nasconde la dimensione drammatica della loro

missione: «non vollero venire». Carissimi  Cristian, Marco,

Raffaele, Ivano, Osvaldo, Stefano Maria esiste nell’uomo che comincerete

a incontrare «ai crocicchi delle strade» la possibilità di

rifiutare il vostro invito. Perché? Perché l’uomo può preferire

di andare «chi al proprio campo, chi ai propri affari».

Ma tutto questo non esaurisce ancora la dimensione drammatica della vostra

esistenza diaconale, poiché «altri poi presero i suoi servi, li

insultarono e li uccisero». Questa sarà la vera sfida a

cui sarete sottoposti. Non nel senso di una uccisione fisica: il mondo cercherà di

uccidervi nel cuore. Cercherà di togliervi la consapevolezza

della necessità e della novità assoluta del banchetto

di nozze che voi annunciate: della necessità assoluta di Cristo a causa

della sua unicità e novità. Cercheranno cioè di omologare

il vostro invito al banchetto di nozze ad un noioso invito ad unire gli uomini

attorno ad un denominatore comune di universali regole e valori morali.

Il Signore da questa sera vi chiede per sempre di riportare agli occhi del

cuore umano quelle delizie che procurano la vera sazietà. Di continuare

a dire: «venite alle nozze», consapevoli che, ricevendo lo Spirito

Santo, tutto potrete in Colui che vi dà forza.

 

08/10/2005
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