BOLOGNA – Sabato 22 ottobre 2022 si è insediato il nuovo consiglio pastorale diocesano, formato dai 50 presidenti delle zone pastorali, da rappresentanti dei religiosi e delle religiose, dei ministri e delle associazioni laicali.
Il consiglio è sempre presieduto dal Cardinale e sarà coordinato in questo triennio da don Angelo Baldassarri, vicario episcopale per la Comunione. Negli incontri del consiglio pastorale si respira sempre un’aria di festa, di gioia del ritrovarsi e di incontrare nuovi volti e si ha la visione di tutte le realtà, che compongono la nostra chiesa diocesana. Quello che ho sperimentato in tutti gli anni in cui ho fatto parte, a vario titolo, del consiglio diocesano, è un reale desiderio di trovare insieme il modo di avere cura della nostra chiesa e di interrogarsi su come testimoniare il vangelo nella vita di ogni giorno
Le zone pastorali, così come le associazioni e i movimenti, cercheranno di trovare risposte nuove alle domande che ci facciamo da tanti anni e lo faranno con il desiderio di vivere quella sinodalità a cui, con tanta passione, Papa Francesco ci invita e che è l’unico modo per poter essere davvero una chiesa missionaria. Lavorare insieme, con la capacità di ascoltarsi gli uni gli altri, senza giudicare nessuno, senza avere la pretesa di possedere la verità, con l’umiltà di lasciare maturare in noi l’opera dello Spirito che ci guida, incessantemente, nell’annuncio del Vangelo. Sarà questo l’anno dei Cantieri di Betania: la strada e il villaggio, l’ospitalità e la casa , la diaconia e la formazione spirituale e ci siamo interrogati, dividendoci in gruppi, su come dare sostanza a queste tre realtà. Il primo cantiere potrebbe essere ridefinito il cantiere degli umarell: l’umarell passa per caso, vede qualcosa che lo incuriosisce e ne parla con altri. La parola chiave di questo cantiere è “in qualsiasi modo”: ascoltare la gente in ogni luogo della vita quotidiana, senza schemi, senza soluzioni e risposte preconfezionate, lasciandosi provocare dalle domande delle persone e sempre più dalle loro sofferenze.
La dimensione dell’ospitalità e della casa deve essere il modo di vivere ogni incontro. La chiesa è nata nelle case. In una casa c’è sempre qualcuno che ti accoglie, che si preoccupa di farti sentire a tuo agio, che ti offre ristoro. Ci sono già tanti momenti di incontro pensati in una dimensione famigliare: i gruppi del vangelo, i rosari nei cortili, il catechismo fatto nelle famiglie, ma anche quando ci si trova in parrocchia, o in associazione, o a messa, ci si deve sentire a casa: accolti, desiderati, invitati .
E infine la formazione spirituale, dove la sfida è trovare il giusto equilibrio tra Marta e Maria, tra il fare e l’ascoltare, cercando di approfondire relazioni vere e profonde con le persone. Il consiglio pastorale sarà a sua volta, in questi tre anni , un grande cantiere, per mettere insieme idee, proposte, esperienze di vita. C’è tanto lavoro da fare, ma anche tanta bella gente con cui farlo, con fiducia, pazienza, responsabilità e amore per questa umanità così ferita e così fragile in cui il Signore ci vuole incontrare .
Donatella Broccoli, presidente del comitato di zona di San Lazzaro.
Articolo comparso su Bologna Sette del 13 novembre 2022.
Il verbale completo del Consiglio pastorale diocesano del 22/10/2022