Martedì 10 giugno

Anziani e comunità

La presentazione di un libro che raccoglie l'esperienza della Cra aperta

L’esperienza della Casa “Beata Vergine delle Grazie”.

Martedì alle ore 15 nella sala «Marco Biagi» del Quartiere Santo Stefano, al civico 119 della via omonima, si svolgerà la presentazione del volume «Anziani e Comunità. Cra aperta: l’esperienza di una Residenza per Anziani che si apre alle persone fragili della comunità» (Zikkaron Editore), scritto da Silvia D’Amato e con la prefazione del cardinale Matteo Zuppi. L’incontro si aprirà con il saluto di Rosa Maria Amorevole, presidente del Quartiere Santo Stefano, e proseguirà con l’intervento dell’autrice del libro nonché medico di comunità.

Il pomeriggio continuerà con le parole di Ilaria Camplone, direttore del Distretto Città di Bologna, e di Arianna Quondamstefano, coordinatrice dell’Area per la non-autosufficienza del Quartiere Santo Stefano. Seguiranno l’intervento di Antonio Curti, direttore della Casa di Accoglienza «Beata Vergine delle Grazie» e le conclusioni di Matilde Madrid, assessore del Comune di Bologna per il welfare, salute, fragilità e anziani.

«Nel 2021 – spiega Teresa Marzocchi, membro del Consiglio di Amministrazione della Casa “Beata Vergine delle Grazie” – abbiamo avviato l’attività “Cra aperta”, con il sostegno della Diocesi ed in collaborazione con Ausl, Comune e Università di Bologna. Si tratta di un progetto di ricerca-azione che si propone di individuare un nuovo modello di cura, sostegno e accompagnamento delle persone anziane non auto sufficienti al loro domicilio. La pubblicazione che sarà presentata martedì, adattamento della tesi di specializzazione in Medicina di Comunità di Silvia D’Amato, non si caratterizza come valutazione scientifica ma come prima lettura di un’esperienza da porre come base di condivisione per le diverse realtà che operano nel settore. Presentare quanto attuato ed ascoltare nuovi contributi sarà, per tutta l’equipe del progetto, l’occasione per allargare la condivisione e individuare al meglio i percorsi futuri».

condividi su