BOLOGNA – Martedì 11 giugno 2023 i Presidenti dei Comitati e i Moderatori delle Zone Pastorali, insieme ai restanti membri del Consiglio Pastorale Diocesano, sono stati convocati presso il Seminario Arcivescovile di Bologna per una restituzione al termine del cammino sinodale dell’anno 2023-2024 e per le prime indicazioni programmatiche per l’anno 2024-2025.
In apertura, Don Marco Bonfiglioli e Lucia Mazzola, referenti diocesani del Cammino sinodale, hanno illustrato la “sintesi della sintesi” sinodale, al termine della fase sapienziale vissuta nell’ultimo anno. Il lavoro di discernimento intrapreso all’interno della Diocesi ha portato alla raccolta di numerosi spunti da tutti gli interlocutori coinvolti che hanno evidenziato la presa di consapevolezza di una particolare capacità formativa della carità e del servizio e del bisogno di formazione continua. Sono stati, poi, illustrati i prossimi passaggi del cammino sinodale.
A seguire, è intervenuta la Prof.ssa Giorgia Pinelli, docente di “Pedagogia sociale e della famiglia” presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. Nel suo intervento ha riflettuto, a partire da dati statistici, sulla situazione di giovani e adulti in relazione alla catechesi, all’evangelizzazione e alla pastorale. Nello sconforto di dati allarmanti, secondo la docente rimane nei giovani una ricerca di fondo dell’incontro con Dio.
Don Cristian Bagnara, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, ha successivamente presentato la situazione della catechesi all’interno della Diocesi di Bologna emersa dal lavoro svolto nelle Zone Pastorali sul tema “La formazione alla Fede e alla vita”. In risposta all’esigenza di un maggior coinvolgimento dei genitori dei bambini del catechismo, sono state presentate tre buone pratiche che vanno in questa direzione nelle parrocchie di Minerbio, di Santa Rita a Bologna e di San Biagio a Casalecchio di Reno.
Mons. Stefano Ottani, infine, ha delineato le prime indicazioni per il cammino futuro della Diocesi, fornendo diversi spunti e invitando a non allontanare lo sguardo dall’orizzonte comune della Missione.
Dopo alcune domande e sollecitazioni da parte dell’assemblea su come poter riportare nelle singole Comunità i numerosi spunti emersi, il Cardinale ha concluso riflettendo sulla necessità di mantenere la domanda di spiritualità quale denominatore comune in un mondo “pornograficamente materiale”.