La comunità si riunisce in San Bartolomeo

I Filippini organizzano il “Rosario vivente”

Una tradizione sentita nel paese asiatico

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La comunità filippina bolognese si è riunita sabato sera per dare vita al Rosario vivente: “Living Rosary” è un modo caratteristico di recitare la preghiera mariana, molto diffuso nelle Filippine, dove la corona del Rosario è costituita dalle persone stesse che  si uniscono in preghiera, recitando le cinquanta Ave Maria.

Nel mese di ottobre, in molti luoghi delle Filippine, il living Rosary viene recitato la mattina prestissimo e ogni fedele che recita l’Ave Maria accende una candela.

È un momento molto sentito di unità nella preghiera e i gruppi del living Rosary si sono diffusi nel paese, divenendo anche occasione preziosa di socializzazione e di condivisione.

Don Valentino Pinlac ha la cura pastorale per le comunità filippine di Modena e di Bologna.

Ogni domenica i numerosi fedeli originari del vasto paese asiatico, si danno appuntamento nella centralissima basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, per la messa che viene celebrata in Tagalog e in inglese.

Esistono alcuni gruppi di spiritualità composti di fedeli filippini che hanno però nell’Eucaristia domenicale il loro momento di comunione. Mensilmente la celebrazione avviene assieme alla più vasta comunità parrocchiale.

Sabato è stata la prima volta che la comunità filippina ha realizzato il living Rosary a Bologna: un momento molto intenso e suggestivo, sostenuto dal coro.

Oltre a questi momenti unitari, proseguono settimanalmente gli incontri dei gruppi di spiritualità, molti dei quali seguono le orme del rinnovamento carismatico.

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