L’incontro sarà moderato dal Responsabile diocesano del Sovvenire, Giacomo Varone.
Giovedì 13 novembre alle 18 nell’Auditorium Santa Clelia Barbieri della Curia Arcivescovile (via Altabella 6) si terrà il convegno «Sostegno economico alla Chiesa e cultura del dono. A 40 anni dalla riforma, le prospettive future» promosso dal Servizio per la Promozione del Sostegno economico alla Chiesa cattolica con la collaborazione di Ucid (Unione cattolica Imprenditori Dirigenti), Fondazione «Centesimus Annus», Istituto diocesano Sostentamento Clero, Ucsi (Unione cattolica Stampa italiana) Emilia-Romagna e Centro San Domenico.
Introduce e coordina i lavori Giacomo Varone, responsabile del Servizio per la Promozione del Sostegno economico della Chiesa di Bologna. Interventi di Giulio Tremonti, parlamentare della Repubblica italiana e presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati e Paolo Pagliaro, editorialista, giornalista di LA7. Conclusioni del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana.
L’incontro potrà essere seguito anche in in collegamento su questo sito e sul canale YouTube di «12Porte» https://www.youtube.com/user/12portebo
Segue l’intervista a Giacomo Varone, responsabile del Servizio per la Promozione del Sostegno economico della Chiesa di Bologna.
La prima cosa che colpisce di questo incontro è il titolo.
Il secondo appuntamento annuale del Sovvenire cade come sempre in novembre e quest’anno avrà come titolo Il sostegno economico alla chiesa e cultura del dono con un sottotitolo importante a quarant’anni dalla riforma, le prospettive future Ricorre infatti nel 2025 il 40º anniversario della promulgazione nel marzo dell’85 della legge che aveva reso operativo il concordato tra la Santa sede e la lo Stato Italiano siglato nel 1984. Si dava inizio 40 anni fa al sistema dell’8xmille e delle offerte deducibili destinate ai tre scopi fondamentali che sono appunto il sostentamento dei sacerdoti, la conservazione dei beni culturali e la carità verso i fratelli e le sorelle in difficoltà in Italia e nei paesi in via di sviluppo
Perché, ancora una volta, è stato scelto il mese di novembre per celebrare questo convegno?
Perché dal 18 settembre alla fine di novembre per volontà della conferenza episcopale italiana il periodo è dedicato alla raccolta delle offerte deducibili istituite con la revisione del del concordato oltre quarant’anni fa che rimangono ancora oggi uno strumento poco conosciuto e sotto utilizzato. Secondo i dati della Cei, le offerte raccolte in Italia pari a 7,9 milioni di euro contribuiscono al sostentamento di 31.000 mila sacerdoti attivi nelle 226 diocesi italiane, dei missionari nei paesi in via di sviluppo e di 2517 Sacerdoti anziani e malati. L’ammontare che sembra comunque cospicuo in realtà copre solo il 2% circa dell’importo necessario a garantire ai nostri sacerdoti una remunerazione dignitosa.
Nel titolo del convegno si fa anche riferimento alla «cultura del dono». Cosa significa?
Abbiamo voluto sottolineare nel titolo del convegno anche la cultura del dono, perché la raccolta delle offerte per i sacerdoti deve richiamare la nostra attenzione anche sull’importanza della missione dei sacerdoti, sul valore che essi hanno all’interno delle nostre comunità ecclesiali come uomini portatori di speranza e di prossimità nella città degli uomini. Cultura del dono perché e’ anche l’opportunità data a tutti di esprimere gratitudine verso questi uomini di fede . Succede spesso infatti che le offerte raccolte in chiesa si pensa siano sufficienti a garantire il sostentamento del clero in realtà non è così e anche nella chiesa del di Bologna per coprire la spesa complessiva degli stipendi di sacerdoti diocesani si ricorre all’utilizzo del 54% dei fondi messi a disposizione dall’8xmille. Il contributo della comunità locale è ancora molto esiguo: da qui un’opera di sensibilizzazione che è iniziata nella chiesa di Bologna dal 2018 chi ha visto le offerte deducibili in crescita dal 2019 fino al 2023 che ci fa capire come sensibilizzare e parlare del sostentamento dei nostri sacerdoti, sia comunque sempre molto importante per ricordare la responsabilità che è in capo soprattutto a tutti i membri della nostra comunità ecclesiale.
Invece, in cosa consiste il Progetto «Uniti nel dono»?
Anche la chiesa di Bologna continua nel 2025 a rendere vivo il progetto voluto dalla Conferenza episcopale italiana «Uniti nel dono». Tale progetto viene realizzato in oltre 40 delle parrocchie diocesane e si propone di raccogliere le offerte per una mensilità – pari circa a 1000 € – per sostenere il proprio sacerdote un mese all anno ( Delle 12 mensilità che percepisce). Tali offerte che godono della deducibilità fiscale prevista dalla legge vengono raccolte in una busta che può essere consegnata in parrocchia dove sono riportati i dati del donatore che poi riceve la documentazione per la deducibilità fiscale in collaborazione con l’Istituto diocesano sostentamento clero. È comunque attiva una procedura sicura per effettuare una donazione in modo semplice a favore dei sacerdoti sul sito www.unitineldono.it dove la donazione è possibile anche tramite l’utilizzo di carte di credito. A partire dalla giornata nazionale celebrata a settembre (che è giunta la 34ª edizione ) con questo periodo in cui si sensibilizza l’opinione pubblica per le donazioni a favore dei sacerdoti si desidera – e’ bene ripeterlo – dire il proprio grazie ai sacerdoti, a volte eroi, silenziosi di gesti di vicinanza di sostegno e di carità nella quotidianità della vita delle persone, soprattutto di quelle che soffrono ma anche ribadire quanto sia importante il contributo di tutti i fedeli credenti e anche di coloro che guardano con benevolenza a quanto la chiesa fa per il bene degli altri.
Qual è lo scopo principale dell’appuntamento del 13 novembre?
Potremmo quindi farci un’idea più concreta di come si sostiene la chiesa, di come si sostengono i sacerdoti e capire appunto che i nostri sacerdoti non ricevono uno stipendio né dallo Stato né dal Vaticano, ma ma ci pensiamo noi con la nostra rinnovata sensibilità che possiamo esprimere con la firma dell’8xmille a favore della chiesa cattolica e con una offerta deducibile specificamente dedicata al sostegno di coloro , i nostri preti , sempre al fianco dei più fragili in prima linea per offrire aiuto consiglio e speranza a chi ne ha bisogno.

