Lunedì 6 febbraio, nella Sala della Traslazione del Convento di San Domenico, si è tenuto l’incontro I cristiani e le istituzioni, qualificante la rinascita dell’Unione Giuristi Cattolici a Bologna.
All’iniziativa hanno preso parte il cardinale Matteo Zuppi, Giuseppe Colonna (Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici di Bologna) e Maurizio Millo (già Presidente dei Giudici per le Indagini Preliminari di Bologna), alla presenza molti esponenti della società civile (docenti, studenti, funzionari pubblici, magistrati, notai, avvocati). Dopo aver presentato l’Unione di Bologna, Giuseppe Colonna ha ricordato come «ciascuno di noi, giurista e non, cattolico o meno, dovrebbe porre alla base della propria attività la tutela della persona, o, se si preferisce – secondo una esemplificazione sottolineata dal nostro arcivescovo – il cuore che la identifica».
In seguito, ricordando una parola che usiamo spesso, che torna nei discorsi che ascoltiamo e nelle nostre letture, specialmente giuridiche: autorità (dal verbo latino augere, che indica “colui che crea”, colui che “fa crescere”), Maurizio Millo ha chiesto al cardinale quale strada seguire per rimanere uniti e recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nell’autorità, visto che la ragion d’essere dell’Unione è favorire il pieno sviluppo della persona umana, come indicato dall’art. 2 della Costituzione.
L’arcivescovo Zuppi ha sottolineato come per agire nella quotidianità bisogna prendere a modello una creatività divina che ha come obiettivo l’amore per l’essere umano, la pazienza di anni e anni e poi, da parte dell’uomo e della donna, l’intelligenza di inserirsi nel progetto al servizio della bellezza, che non è estetica di colori e proporzioni, ma una bellezza che sfida, che è amore realizzato.
L’articolo completo di Bruna Capparelli sarà pubblicato domenica 12 febbraio sul settimanale diocesano “Bologna Sette”.
