Il cammino di rinnovamento pastorale e comunitario intrapreso dalla nostra diocesi, e in particolare la costituzione delle Zone pastorali, ha raggiunto un nuovo obiettivo: la revisione dei Vicariati.
Dopo un iter davvero sinodale, che ha coinvolto tutti gli organismi di partecipazione diocesani e una ulteriore consultazione informale, l’Arcivescovo ha firmato il decreto che ridefinisce il territorio dell’arcidiocesi di Bologna in dodici Vicariati.
Non si è trattato solo di una operazione geografica che tiene conto delle distanze chilometriche o dei flussi del traffico, ma di una precisa opzione pastorale che parte dalla acquisita consapevolezza che è la Zona il soggetto della progettazione pastorale. Il Vicariato si configura quindi come l’ambito che raccoglie un gruppo il più possibile omogeneo di Zone: il centro storico, la cintura periferica della città, la pianura e la montagna, per essere il punto di incontro e di confronto nell’attuazione del piano pastorale diocesano.
Fra varie conferme, la novità maggiore è la costituzione del Vicariato delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia, che parte da Marzabotto e arriva fino a Bazzano. Oltre la analoga configurazione sociologica e la contiguità geografica, la scelta deriva dal naturale punto di convergenza rappresentato da Casalecchio, verso cui tutto il territorio è proteso, facilmente raggiungibile con le attuali vie di comunicazione.
Certamente il Vicariato ha una primaria vocazione al sostegno della fraternità tra il clero, preti e diaconi, promuovendo incontri mensili e assicurando una attenzione personale ai confratelli, ma si è rilevato come un imprescindibile riferimento per tutti i responsabili pastorali, presidenti di zona e referenti dei vari ambiti. È anche il luogo in cui è più facilmente possibile organizzare corsi di formazione “superiore”, quale sede decentrata della Scuola di Formazione Teologica e di tante iniziative formative.
Fatti i Vicariati, occorre ora nominare i Vicari pastorali che l’Arcivescovo designerà dopo aver consultato la base, per ripartire con nuovo slancio.
Mons. Stefano Ottani, vicario generale per la sinodalità