La diretta del funerale

Zuppi: «Don Giovanni regalava a tutti un Vangelo vivo»

Le parole e il ricordo dell'Arcivescovo alle esequie di monsignor Nicolini

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Si è tenuto mercoledì 28 febbraio nella Cattedrale di San Pietro il funerale di monsignor Giovanni Nicolini, presieduto dall’Arcivescovo

In una chiesa gremita erano presenti i fratelli e le sorelle delle Famiglie della Visitazione, i familiari e i tanti conoscenti di una vita. Hanno concelebrato con il cardinale Matteo Zuppi il vescovo di Mantova, monsignor Gianmarco Busca, e monsignor Tommaso Ghirelli, Vescovo emerito di Imola. Tra le autorità il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, quello di Crevalcore, Marco Martelli, il vicepresidente nazionale delle Acli, Stefano Tassinari, Yassine Lafram, presidente Ucoii e Romano Prodi, già Presidente della Commissione europea. All’inizio ha letto il suo saluto suor Elisabetta Rosso, Sorella Maggiore delle Famiglie della Visitazione.

Nell’omelia, integralmente disponibile a questo link, l’Arcivescovo ha ricordato come «don Giovanni era grande nello spiegare le Scritture. Le faceva calare nella vita. Regalava a tutti un Vangelo vivo, esigente e umanissimo allo stesso tempo tanto che tutti si sentivano ascoltati, illuminati e perdonati dal Signore del Vangelo spiegato da lui».

Don Giovanni era un ricco che ha lasciato senza amarezza il suo destino nobile e pieno di stimoli perché ha trovato il suo pastore, ha detto ancora l’Arcivescovo.

«Il suo impegno evangelico – ha proseguito – significava anche cambiare le cause dell’ingiustizia coinvolgendo tutti nell’intelligenza e nella passione per la persona, quella che deve animare la politica intesa nel senso più nobile ed alto. Quella che don Giovanni aveva imparato dal suo papà e che vedeva trasfuso nei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale che, diceva, “non citano esplicitamente Dio, ma esprimono chiaramente la concezione cristiana della storia”».

L’Arcivescovo ha ripercorso la vita di monsignor Nicolini da Mantova a Roma, dalle periferie al Concilio, da Bologna all’esperienza con don Dossetti, a Sammartini, alla Dozza, all’Ospedale Sant’Orsola e al servizio in diocesi.

«Fino alla fine, don Giovanni non ha smesso di ricordarci lo scandalo della povertà e di farlo sempre con tanta passione, libertà e commozione personale. Perché, come diceva, non riusciva a non piangere davanti a situazioni di povertà».

 

La fotogallery a cura di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia

 

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Nella mattina di lunedì 26 febbraio è deceduto alla Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo in Bologna monsignor Giovanni Nicolini di anni 83.

La biografia

Nato a Mantova il 20 marzo 1940, dopo gli studi filosofici all’Università Cattolica di Milano e teologici presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, è stato incardinato nella Diocesi di Bologna il 24 ottobre 1966. Dopo l’ordinazione diaconale, conferita il 30 novembre 1967 dall’Arcivescovo Coadiutore Mons. Antonio Poma, ha prestato servizio ai Santi Savino e Silvestro di Corticella e, dal 1971, a S. Giovanni Battista in S. Giovanni in Persiceto dove è rimasto come Vicario parrocchiale fino al 1977 dopo l’ordinazione presbiterale conferita il 2 settembre 1972 nella Cattedrale Metropolitana di San Pietro da del cardinale Antonio Poma.

Dal 1977 al 1999 ha guidato le Parrocchie di Sammartini, di Ronchi di Crevalcore e di Caselle di Crevalcore; dal 1999 al 2017 è stato parroco a Sant’Antonio da Padova a La Dozza e a San Giovanni Battista di Calamosco in Bologna.

Dal 1998 al 2006 è stato anche Vicario Episcopale per il Settore Carità e Cooperazione missionaria tra le Chiese e, dal 2005, Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano di San Pietro.

Dal 2009 al 2023 è stato anche Vicario Curato di S. Orsola nel Policlinico. Nel 1977 si è raccolta attorno a lui una comunità di vita consacrata ispirata alla Regola della Piccola Famiglia dell’Annunziata, poi riconosciuta dal cardinale Giacomo Biffi nel 2003 come Associazione di fedeli denominata “Le Famiglie della Visitazione”.

Tra i numerosi incarichi a lui affidati, ricordiamo l’insegnamento di religione presso l’istituto tecnico “L. Einaudi” di San Giovanni in Persiceto dal 1971 al 1973; nel 1985, con alcuni giovani soci della sua comunità, dà avvio alla cooperativa sociale “Il Pettirosso” per il recupero dei tossicodipendenti, di cui è il primo Presidente; dal 1990 al 1993 è stato Assistente di Zona dell’Agesci e, dal 1992 al 1998, Assistente diocesano di Azione Cattolica; dal 2006 al 2007 è stato Presidente della Fondazione San Matteo Apostolo e, dal 2017, Assistente spirituale nazionale delle Acli.

I funerali

I funerali saranno celebrati in Cattedrale mercoledì 28 alle 15.30 e presieduti dall’Arcivescovo che rientrerà a Bologna da Roma per presiedere la liturgia e che , al termine, tornerà in Vaticano per proseguire la Visita ad limina in corso da lunedì scorso e che terminerà sabato 2 marzo.  La liturgia sarà trasmessa anche in streaming sul questo sito e sul canale YouTube di 12Porte. Vedi qui la diretta dei funerali.

Il ricordo

«La giornata terrena di Don Giovanni Nicolini si è conclusaaffermano Mons. Silvagni Vicario generale per l’Amministrazione e mons. Stefano Ottani, Vicario generale per la Sinodalità – e la sua famiglia lo annuncia dicendo che “ha fatto Pasqua”. Stanno arrivando all’Arcivescovo parole di partecipazione e di gratitudine dai più svariati indirizzi che restituiscono alla Chiesa Bolognese qualcosa dei molti ambiti nei quali don Giovanni ha dato testimonianza al Vangelo di Gesù, buona notizia per tutti e per ciascuno, davvero nessuno escluso. Mantovano di origine si è naturalizzato risolutamente in questa chiesa bolognese, per la quale si è speso con la sua originalissima personalità, in totale obbedienza e altrettanta libertà. Si è acceso il cuore di molti nel conversare sulle Scritture insieme a lui, capace di mostrare non solo la bontà ma anche la simpatia di Dio e la speranza possibile di vivere da figli e fratelli già in questo mondo. Ricordiamo alcune sue parole: “Il cristiano non muore ma dona la vita e quando la morte arriva non trova nulla da portarsi via perché la vita è già stata consegnata a Gesù e afferrata da lui che ci porta con sé nel suo giardino, in paradiso”».

«È con grande affetto – ha detto don Matteo Prosperini, Direttore della Caritas Diocesana – che salutiamo don Giovanni Nicolini, un sacerdote che ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi e dei più deboli. Nato a Mantova nel 1940, don Nicolini è stato una figura di grande rilievo nella Chiesa di Bologna. E’ stato un fervente sostenitore dei più deboli e degli emarginati. Ha ricoperto il ruolo di direttore della Caritas e vicario episcopale per la Carità nell’arcidiocesi di Bologna. La sua dedizione alla causa dei poveri e dei bisognosi ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità. La Caritas di Bologna e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo sentiranno profondamente la sua mancanza. Il suo esempio di amore, compassione e servizio rimarrà un faro per tutti noi. Grazie don Giovanni per averci accompagnato nel servizio per gli ultimi».

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