«Come è stato possibile?» L’amara domanda risuonata a Montesole e Marzabotto si è ripetuta anche in occasione della festa della polizia..
La celebrazione che si è tenuta lunedì 30 settembre nella basilica di San Petronio, dove il Cardinale Zuppi ha presieduto la celebrazione della festa patronale della Polizia di Stato, la festa dell’Arcangelo Michele è stata infatti posticipata di un giorno proprio a causa della visita ai luoghi degli eccidi che richiedeva impegnative misure di sicurezza.
«Come è stato possibile?». Siamo dunque chiamati sempre a misurarci con la realtà di un male che è più grande di noi».. Parlando alle centinaia di agenti di polizia, alcuni dei quali presenti anche con le loro famiglie, il Cardinale ha detto loro: “con il vostro lavoro di comprensione, di prevenzione, di conoscenza, siete anche voi un po’ degli angeli, perché date sicurezza, come San Michele. La sicurezza che garantite richiede forza e anche tanta intelligenza, attenzione, nervi saldi, e paradossalmente anche gentilezza, con la perseveranza del bene, nel sacrificio, nella disponibilità dell’ascolto».
Erano presenti alla celebrazione i rappresentanti delle istituzioni cittadine e delle forze di polizia. Accanto al Cardinale Arcivescovo il cappellano della Polizia, l’agostiniano padre Domenico Vittorini, che ha introdotto la celebrazione. Nelle parole del questore Antonio Sbordone, al termine del rito, il senso più profondo di questa ricorrenza.