Nasceva 150 anni fa, nel 1872, San Luigi Orione. In questo anno giubilare per la Piccola Opera della Divina Provvidenza da lui fondata il cardinal Zuppi ha celebrato una Messa nel giorno della festa liturgica il 16 maggio scorso nella parrocchia cittadina di San Giuseppe Cotolengo retta dalla comunità orionina.
All’inizio della celebrazione un collegamento con l’Ucraina ha permesso di essere partecipi alla liturgia anche don Moreno Cattelan monaco orionio a Leopoli dove gestisce un seminario che da qualche mese è diventato centro di accoglienza per profughi e persone bisognose. Grazie alla loro opera già 800 persone, per lo più anziani, diasabili e malati sono stati trasferiti in Italia.
A sostenere quest’opera grazie alla Fondazione Don Orione ha contribuito anche la parrocchia bolognese che accoglie anche diverse famiglie che fanno a capo al progetto della Caritas diocesana Coivolti. Nell’omelia l’arcivescovo ha ricordato come «Don Orione è proprio un “santo della carità”. Solo la carità salverà il mondo! È il santo della provvidenza, quella per cui non dobbiamo affannarci e quella per cui scopriamo i tanti doni che già abbiamo e che ci fanno vedere Gesù, amarlo, fare qualcosa per Lui. Cambia tutto, ovviamente, quando è così».
Qui il testo completo dell’omelia dell’arcivescovo
Durante la celebrazione sono state anche presentate e benedette due nuove icone che rappresentano San Luigi Orione e San Giuseppe Benedetto Cottolengo scritte dalla Piccola Famiglia dell’Annunziata di don Giuseppe Dossetti. Servizio di Luca Tentori. Immagini di Marco Ragno e Alessandro Stanzani