2 novembre

La Messa per i defunti in Certosa

Zuppi: «L'amore vince sempre la morte»

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BOLOGNA. «La morte non inizia mai con il certificato clinico di fine vita, ma prima. E’ la vera pandemia del mondo, quella che accompagna la nostra condizione umana. Questa dovremmo combattere invece di dividerci e combatterci tra noi! Certo, la manifestazione piena e definitiva della morte è il limite ultimo della vita, passato il quale questa sembra perdersi per sempre. La morte è una frontiera che spesso vogliamo ignorare o come se riguardasse sempre altri».

E’ uno dei passaggi dell’omelia che ha tenuto lunedì scorso l’arcivescovo alla Messa nella chiesa di San Girolomo della Certosa. Una celebrazione in suffragio di tutti i defunti che quest’anno ha ricordato in particolare quanti morti, nel tempo della pandemia, hanno dovuti percorrere da soli l’ultimo tratto della vita terrena. In altri passaggi della riflessione il cardinale Zuppi ha ricordato come alla fine l’amore vince sempre sulla morte e di come sia solo il Signore a illuminare il buio della vanità umana e della disperazione.

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