La festa di San'Agata

La santità genera santità

Il Cardinale a Catania per la celebrazione patronale

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“Donna di speranza, piena di luce che rende tutto bello, che ci induce a non avere paura mai di voler bene”. Il Cardinale Zuppi ha presieduto mercoledì mattina, nella Cattedrale di Catania, la Messa solenne per la festa di Sant’Agata, vergine e martire.

Presenti numerosi vescovi titolari ed emeriti della Sicilia, il Cardinale è stato accolto da mons. Luigi Renna, arcivescovo della città etnea, che nel suo saluto ha ricordato i martiri di questo secolo, vanto della Sicilia: il giudice Rosario Livatino e il parroco di Brancaccio, don Pino Puglisi, “Resi martiri da quella religione capovolta che è la mafia”.

“Quanto è vero che la santità genera santità” – ha detto il Cardinale. “Quanti frutti da quel seme da cui è nata la Chiesa di Catania che si espande. Ricordiamoci che la santità ce la portiamo dentro. I famosi santi della porta accanto possiamo essere e siamo ognuno di noi; non stanchiamoci, non rassegniamoci: gettiamo tanto amore. La santità non vuol dire la perfezione, vuol dire tanto amore di Dio e tanti frutti che non dobbiamo calcolare, ma quanta gioia sarà donata agli altri”.

“Il tempo che stiamo vivendo – ha detto ancora – mette paura e la paura è cattiva consigliera: porta guerre, violenze e disillusioni. È invece la speranza che ci da forza non viceversa e la forza è quella dell’amore che abbiamo dentro”.

L’Arcivescovo ha concluso l’omelia con le parole in siciliano che amano ripetere i devoti di Sant’Agata: “Guardate quanto è bella, ha gli occhi che sembrano stelle e una bocca che sembra una rosa. Siamo devoti tutti? Si,si, Cittadini evviva s. Agata!”

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