Le chiese della città celebrano la liturgia del Santo Patrono

La solennità di San Petronio

I testi liturgici del proprio diocesano

San Petronio

La festa di san Petronio si celebra fin dal 1141 per decreto del vescovo Enrico. Successivamente Bologna lo dichiarò suo Patrono e gli dedicò il massimo tempio cittadino, iniziato nell’anno 1390 su progetto di Antonio di Vincenzo.

Questo ottavo vescovo di Bologna, inserito col titolo di santo nell’Elenco Renano, è divenuto l’emblema della nostra tradizione civica ed ecclesiale. Di lui rendono testimonianza due scrittori del V secolo: Eucherio di Lione, che lo paragona ai grandi vescovi dell’epoca, e Gennadio di Marsiglia. Esercitò l’episcopato probabilmente dal 432 al 450. Il capo di san Petronio per volere di Benedetto XIV è custodito dal 1743 nella basilica omonima, mentre le altre reliquie sono rimaste nella Basilica di Santo Stefano, dove probabilmente fu sepolto. Sul muro esterno della cappella dell’insigne reliquiario si legge “pone lapidem Felsinae thesaurus” (dietro la lapide è il tesoro di Felsina).

 

La pagina dedicata alla solennità di San Petronio dall’Ufficio Liturgico

 

 

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