Sabato 23 marzo

La Veglia diocesana delle Palme

La benedizione degli ulivi in Cattedrale e la processione verso San Petronio per il momento di preghiera

Alle ore 20.30 in Cattedrale l’Arcivescovo benedirà gli ulivi in Cattedrale, guiderà la processione verso San Petronio e qui presiederà il momento di preghiera

La Veglia delle Palme è un’appuntamento tradizionale della nostra Chiesa diocesana: appuntamento che è nato per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano e che nel tempo ha accompagnato la crescita di generazioni divenute adulte. Ecco perché questo appuntamento è divenuto, negli anni, uno spazio di comunione fra generazioni, unite nell’entrare insieme nel tempo della Pasqua. E’ occasione per ritrovarci come Chiesa diocesana, in tutte le sue componenti e in tutte le età e i cammini esistenziali. Da sempre le Palme sono occasione poi di coinvolgimento della città, camminando per le sue strade, simbolo di una Chiesa che si apre e cammina con tutti, accogliendo le gioie e i dolori, le ricchezze e le povertà del tempo che viviamo, e così condividendo il dono più prezioso che ha: la luce di Cristo Risorto. Quest’anno la Veglia delle Palme che si celebrerà il sabato 23 marzo, è una celebrazione della regalità di Gesù, così come è liturgicamente intesa, celebrando Gesù come Re della pace. Il titolo della veglia è proprio “il Re della Pace”, per chiedere questo dono del Cristo Risorto, per tutta l’umanità, in un tempo in cui sembrano non esserci strumenti per riportare pace e costruire un mondo più giusto e fraterno.

Siamo invitati dalle 20 alla convocazione in Cattedrale che è animata con canti, guidati dal Gruppo del Rinnovamento dello Spirito e da invocazioni, curate dall’Ufficio Liturgico Diocesano. Alle 20,30 segue il rito della Benedizione degli Ulivi e l’annuncio evangelico dell’entrata di Gesù in Gerusalemme. Inizia cosi la processione verso san Petronio, dove si vivrà un momento di veglia che ha come struttura un breve cammino, in quattro quadri, partendo dalle parola disordine e guerra, per arrivare alle parole riconciliazione e pace. Ogni parola sarà contemplata partendo da un quadro di pittori moderni e arricchita da testi e testimonianze che aiutino a compiere in ognuno un cammino di pace. Saranno i Salmi che ci aiuteranno ad alzare lo sguardo e a tramutare i pensieri e le parole in preghiera.

Nel Messaggio per la Quaresima 2024 il santo Padre ci invitava così al coraggio e alla speranza: Nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, lumanità smarrita avvertirà un sussulto di creatività: il balenare di una nuova speranza. Vorrei dirvi, come ai giovani che ho incontrato a Lisbona la scorsa estate: «Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in unagonia, bensì in un parto; non alla fine, ma allinizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo» ( Discorso agli universitari, 3 agosto 2023). Che sia anche questa convocazione Diocesana occasione per il nascere e coltivare nei nostri cuori di una nuova speranza di pace.

Giovanni Mazzanti,
direttore Ufficio diocesano Pastorale giovanile

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